
I relatori all’incontro a Montepulciano sulla medicina di famiglia
A Montepulciano la Federazione italiana dei medici di medicina generale, attraverso la sua sezione di Siena, ha organizzato un incontro operativo dal titolo già provocatorio: "La medicina di famiglia a rischio di estinzione?". Sul tavolo le incertezze legate a un’ipotesi di riforma che vedrebbe stravolgere l’attuale assetto, per arrivare a imbastire una medicina senza più il rapporto fiduciario con l’assistito e senza la prossimità del servizio. Ne hanno parlato Luciano Valdambrini, Serena Benigni, Laura Caricati e Maurizio Pozzi, che nelle loro relazioni hanno evidenziato le criticità e le opportunità che si andrebbero a perdere riconducendo il medico di medicina generale a un dipendente Asl, abolendo così il rapporto di convenzione.
"Di recente si è tornati a parlare di cambiare la forma contrattuale dei medici di famiglia, per farli diventare dipendenti pubblici e non più liberi professionisti convenzionati con il Sistema sanitario nazionale. Ci sono però molti aspetti non chiariti in questo cambiamento", ha scritto e detto ai sindaci Maurizio Pozzi, segretario del sindacato dei medici di famiglia Fimmg e Presidente della Cooperativa Medici 2000. Sostituendo il medico di famiglia "con un professionista che lavora ad ore – ha aggiunto – si produrrebbe una caduta verticale dell’assistenza e un via libera alla privatizzazione della sanità dei territori".
E a farne le spese sarebbero in primo luogo i cittadini, per questo i medici si sono rivolti ai sindaci, affinché facciano "sentire la voce dei territori alle istituzioni competenti, per creare un’azione progettuale che basandosi sull’attuale ruolo giuridico dei medici di medicina generale ne valorizzi le potenzialità, l’efficienza e l’efficacia". Ma quello che è emerso con forza è il valore aggiunto che la cooperazione sta traducendo nei territori, anche i più periferici, grazie all’esperienza della Cooperativa Medici 2000 che raccoglie 161 medici di medicina generale, 25 pediatri di libera scelta, 50 dipendenti e 52 infermieri professionisti. Al servizio di oltre 220mila pazienti in provincia di Siena.
In particolare mercoledì, nella sala polivalente ‘ex macelli’ di Montepulciano, si è analizzato il territorio della Valdichiana senese, insieme ai sindaci presenti. San Casciano, Cetona, Chiusi, Chianciano, Sinalunga, Sarteano Montepulciano, Castiglione d’Orcia e Pienza sono intervenuti, con i loro primi cittadini, all’incontro e questi Comuni sono diventati alcuni dei territori di riferimento delle aggregazioni di medici di famiglia e l’aggregazione funzionale territoriale coordinata da Chiara Formentini, che rappresentano, davvero, uno scenario che assegna una leadership di modello organizzativo a queste aree periferiche.