Enoteca italiana D’Aquanno: "Bastione San Filippo aperto entro l’anno"

La Fondazione Elena D'Aquanno si prepara al ritorno dell'Enoteca Italiana nella Fortezza di Siena, con progetti ambiziosi e un forte legame con il territorio. Bonifica dei locali e collaborazioni sono al centro dell'operazione.

Enoteca italiana D’Aquanno: "Bastione San Filippo aperto entro l’anno"

Enoteca italiana D’Aquanno: "Bastione San Filippo aperto entro l’anno"

Sono le prime giornate di lavoro intenso ’sul posto’, dopo la consegna delle chiavi da parte del Comune. Il conto alla rovescia per il ritorno in Fortezza del marchio Enoteca Italiana, sotto nuove vesti ma con l’ambizione di conservare un forte legame con le radici, è già cominciato. "Entro l’anno contiamo di riaprire il bastione San Filippo, per il San Francesco puntiamo alla prossima primavera". Così la presidente della Fondazione Elena D’Aquanno, anche ieri all’ennesimo sopralluogo nei locali che ospiteranno il ritorno di Enoteca Italiana. "I passaggi sono chiari: appena sarà possibile effettueremo la bonifica dei rifiuti – afferma D’Aquanno –, eliminando tutto ciò che non è più utilizzabile, mentre quello che ancora è valido ma non serve alle nostre esigenze sarà donato ad associazioni di volontariato".

Si partirà poi dal bastione San Filippo, quello a destra entrando nella Fortezza: "Entro il 2024 vorremmo inaugurare questo spazio per convegni, eventi, valorizzazione del marchio Enoteca Toscana, corsi di formazione, progetti sull’agroalimentare – afferma D’Aquanno – poi nella primavera del prossimo anno toccherà allo spazio con enoteca, ristorante, museo. Appena gli spazi saranno sgomberati, inviteremo le istituzioni locali e nazionali, dal Comune, alla Regione al Governo, per illustrare sul posto i nostri progetti".

L’idea è far ritornare la Settimana dei vini abbinata alla valorizzazione dei prodotti enogastronomici, in ipotesi in un periodo come fine ottobre "perché contiamo di essere anche un volàno per un certo tipo di turismo in un periodo di bassa stagione". Contando poi sullo sviluppo di nuove forme di collaborazione: "Siamo aperti a ogni tipo di sinergia – afferma D’Aquanno – che possa interagire con il nostro progetto, anche con soggetti imprenditoriali. Consideriamo comunque la nostra una funzione pubblica in costante dialogo con il territorio".

Orlando Pacchiani