Siena, 2 dicembre 2023 – Era un passo atteso e propedeutico a qualunque iniziativa sul futuro della Fortezza, a partire dalla (attesa) pubblicazione della manifestazione d’interesse per assegnare la gestione di quei prestigiosi spazi, cui di certo ambisce la nuova Enoteca italiana. Ma intanto c’era da chiudere il rapporto con la vecchia Enoteca italiana, quella in liquidazione. Ed è per questo che la giunta comunale ha approvato uno schema di accordo di transazione che regola le questioni ancora aperte e restituisce, come atto fondamentale, i locali a Palazzo pubblico.
Una questione complessa, con alcuni punti fondamentali. I crediti del Comune ammontano a circa mezzo milioni di euro: 390mila euro di affitti e 116mila euro di imposte non pagate (Imu-Tasi, Tari-Tares). Somma alla quale si aggiungerebbe l’affitto dei locali e altre imposte per circa 50mila euro maturati dall’avvio della liquidazione. Di contro Enoteca italiana in liquidazione lamenta 360mila euro di contributi non versati, cosa che il Comune peraltro ha contestato. E c’è infine la questione dei beni che ancora occupano i bastioni in Fortezza, compresi quelli tecnologici, che con questo accordo viene risolto. In sostanza il Comune potrà ora rientrare in possesso dei beni, come passo fondamentale, grazie alla compensazione di alcune partite economiche e alla posticipazione di altre.
“Tale componimento consensuale – si legge nell’atto di giunta – consente di assicurare la certezza della liberazione immediata dei Bastioni della Fortezza dai beni ivi presenti ancora di proprietà dell’Enoteca italiana, con oneri di liberazione, per lo sgombero, per la pulizia e per il conferimento in discarica del materiale ormai degradato a rifiuti". Il Comune potrà così "valorizzare tali beni e complessivamente il compendio immobiliare della Fortezza" e cita nell’occasione anche il possibile utilizzo del marchio Enoteca Toscana, acquistato all’asta.
Dopo questo passaggio, dovrebbero comunque stringersi i tempi per le prossime decisioni che interessano da vicino il futuro della nuova Enoteca italiana, quella della cordata di imprenditori guidati da Elena D’Aquanno. L’imprenditrice sta continuando nei suoi colloqui per illustrare il progetto di rilancio del marchio, ma è evidente che per lavorare sulla prossima stagione i tempi inizino a stringere, considerando anche i tempi per ristrutturare i locali, se poi alla fine davvero saranno quelli nei bastioni. Ora sta al Comune decidere come muoversi per il futuro della Fortezza.