L’Asl Toscana sud est è la prima azienda sanitaria toscana e una delle prime in Italia ad aver ricevuto la certificazione Kiwa Cermet Italia per la parità di genere. Il riconoscimento, volto ad assicurare una politica di gender equality e la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo, è stato consegnato durante la prima delle due giornate dell’evento ’DE&I Day - Un anno di noi. Valori e strategia: Diversità, Equità e Inclusione’, che si è tenuta in rettorato. "Il risultato è frutto di un percorso articolato che ci ha permesso di tracciare la strada verso la definizione di una policy aziendale attenta ai valori dell’inclusione e alla valorizzazione delle diversità, tratto distintivo di tutta l’organizzazione – ha dichiarato il direttore generale Antonio D’Urso –. Un ambiente che garantisca maggiore opportunità alle manifestazioni, che lotti contro le discriminazioni, utilizzi un linguaggio coeso e aperto, garantisce un ambiente di lavoro più sereno e quindi anche una migliore qualità delle prestazioni e dell’erogazione dei servizi". Su 9.700 dipendenti dell’Asl Toscana sud est, oltre il 70% è rappresentato dal genere femminile. Ma si tratta di percorso che parte da lontano".
"Sono convinta che con questa certificazione inizi un viaggio per i diritti delle donne – ha commentato Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione Toscana -. Il codice rosa, non a caso, è nato proprio qui con il lavoro di Vittoria Doretti. La Toscana ha il cuore grande, siamo il primo stato al mondo ad aver abolito la pena di morte. C’è qualcosa nella nostra terra che richiama sempre alla pace. Oggi un nuovo viaggio è iniziato, e parte dal far tesoro di tutto il percorso fatto fino ad oggi". Prima di consegnare il riconoscimento l’ente di certificazione ha voluto verificare tutti gli aspetti che possano garantire un equo trattamento: dallo stipendio alle prospettive di carriera, passando per le occasioni di formazione e professionali fino alla conciliazione vita/lavoro.
"Si tratta di un viaggio importante, iniziato quindici anni fa con Codice rosa, proprio in questa azienda – ha ricordato Vittoria Doretti, madre e responsabile della rete regionale Codice Rosa –. Il 23 ottobre 2023 è stato presentato il nostro piano per l’uguaglianza di genere, che prevede anche la figura del DNI manager: la prima nomina in sanità pubblica in tutta Europa. Si tratta dello stesso concetto del codice rosa, ma rivolto all’interno di un’azienda".