PAOLA TOMASSONI
Cronaca

Erasmus Italia, scambi tra atenei. Borse di studio anche ’nazionali’

Il ministro Bernini lancia un programma di mobilità interno. Siena è tra le 24 accademie italiane apripista

Erasmus Italia, scambi tra atenei. Borse di studio anche ’nazionali’

Il rettore dell’Università degli studi Roberto Di Pietra con la prorettrice Donata Medaglini, commenta l’innovazione delle borse Erasmus anche per tra atenei italiani. Siena è tra le 24 università. in prima fila

C’è anche l’Università di Siena fra i 24 atenei pionieri del programma Erasmus Italia, annunciato dalla ministra Anna Maria Bernini e attivo già dal prossimo anno accademico, con convenzioni stipulate fra gli atenei italiani per condividere parte del percorso di studi dei loro iscritti. Il Governo italiano ha deciso di declinare una versione nazionale dell’affermato programma di studi all’estero, per favorire la mobilità delle matricole tra gli atenei italiani.

"Un Erasmus italiano accanto a quello europeo significa più possibilità di studio, più duttilità e maggiore offerta di percorsi innovativi – ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini -. Questo programma dà una prospettiva nuova alla mobilità degli studenti, centrata sulla valorizzazione dell’alta formazione nazionale".

E l’ateneo senese ha subito carpito l’occasione: "Siamo per l’innovazione e, come già per il programma di studio europeo, l’originario Erasmus, siamo fra i pionieri anche di questa versione italiana – conferma il rettore Roberto Di Pietra -. Per ora partecipano 24 università delle 85 italiane e solo fra qualche anno potremo dire se la proposta è piaciuta o meno, quando anche altri atenei si renderanno disponibili, andando ad ampliare la proposta di integrazione degli studi. Il programma è finanziato dal Mur, agli atenei spetta fare delle convenzioni: noi ne abbiamo stipulate 8: tre sono in itinere, già perfezionati invece gli accordi con Bicocca di Milano, Università del Salento, Trieste, Macerata e Ca’ Foscari di Venezia".

Erasmus Italia ha una dotazione dal Ministero di 3 milioni di euro per il 2024 e di 7 milioni per il 2025. Le risorse sono destinate agli studenti iscritti a percorsi di laurea, laurea magistrale e a ciclo unico, che partecipino a programmi di mobilità sul territorio nazionale: l’ateneo senese metterà a disposizione borse di studio da 600 euro mensili per i propri studenti che vogliono studiare in un altro ateneo nazionale (convenzionato) per un periodo che va dai 3 ai 6 mesi; ma per accedere alla borsa gli studenti non dovranno superare la soglia Isee di 36mila euro annui. Certo, viene a mancare lo studio della lingua, elemento fondamentale dell’esperienza formativa all’estero.

"Non è la versione patriottica dell’Erasmus – precisa il rettore Di Pietra -, ma l’opportunità di approfondire qualche insegnamento non presente nel nostro percorso di studi; è un’integrazione del percorso. La mobilità è all’interno del corso di laurea scelto: da noi hanno già dato disponibilità i Dipartimenti di Giurisprudenza, di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne e Biologia, chimica e farmacia".

Il programma di mobilità studentesca italiana partirà già da settembre: per l’erogazione dei sussidi, ciascuna Università provvederà a lanciare la selezione per individuare gli studenti idonei fra quelli che hanno fatto richiesta; dopodiché il Ministero ripartirà i fondi stanziati fra gli atenei che hanno aderito.