ROMANO FRANCARDELLI
Cronaca

"Esportazioni bloccate. La minaccia fa paura"

La lettera del Consorzio della Vernaccia di San Gimignano scrive a Roma "A rischio uno dei settori trainanti dell’economia. Servono misure di sostegno".

La produzione della Varnaccia di San Gimignano

La produzione della Varnaccia di San Gimignano

In attesa di notizie dagli Stati Uniti sui dazi del vino previsti dal 2 aprile, il consiglio direttivo del Consorzio della Vernaccia San Gimignano ha spedito preoccupata mail a Palazzo Ghigi al Governo Meloni e al Ministero dell’Agricoltura. "Di fronte a questa minaccia e con grande preoccupazione – scrive il Consorzio – ci siamo rivolti alla Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste per sollecitare un intervento deciso a difesa del nostro settore vitivinicolo, oggi messo in serio pericolo dalle recenti minacce di dazi e barriere tariffarie. Un settore che non solo è il cuore pulsante della nostra economia agricola, ma che rappresenta nel mondo il nostro patrimonio culturale e gastronomico. E ancora continua il Consorzio: "Per preservare l’eccellenza del nostro paese nel mondo, auspichiamo un dialogo costruttivo direttamente con le istituzioni americane per trovare soluzioni che tutelino gli interessi dei produttori italiani". Chiede anche "l’attivazione di misure di sostegno e di compensazione per le perdite economiche alle imprese che rischiano di subire danni economici diretti".

Infine "diventa strategico esplorare mercati nuovi per la creazione di canali alternativi di distribuzione dove la ricerca di nuovi sbocchi commerciali possono rappresentare un’opportunità di crescita e diversificazione per il nostro settore, riducendo la dipendenza dai mercati tradizionali e aumentando la resilienza delle nostre imprese".

Da ricordare che il Consorzio della Vernaccia per San Gimignano rappresenta i produttori di una delle denominazioni vinicole italiane più antiche e prestigiose. Il consorzio "esprime profonda preoccupazione per l’imposizione di dazi sulle esportazioni di vino italiano verso gli Stati Uniti". La presidente Irina Strozzi aggiunge: "La minaccia dei dazi ha già portato un blocco delle esportazioni, con gravi ripercussioni economiche sulle imprese agricole del territorio. Le barriere tariffarie, infatti, non solo danneggiano il settore vinicolo, ma hanno anche un impatto negativo sull’intera economia locale, la sopravvivenza di un settore cruciale per l’economia del nostro territorio". Chiaro e forte.

Romano Francardelli