MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Espulso l’uomo che ha seminato il panico per anni

Risse, furti e minacce: espulso il polacco che terrorizzava gli abitanti di Abbadia San Salvatore

Ci sono voluti anni per adottare il provvedimento

Ci sono voluti anni per adottare il provvedimento

Siena, 10 marzo 2019 - Liberati da un un uomo violento. Il polacco, che per anni ha seminato paura, ha provocato feriti, è stato espulso. I carabinieri della Tenenza di Abbadia San Salvatore, dove Marcin Saluk Siwy risiedeva, lo hanno accompagnato fino all’imbarco dell’aereo che lo ha riportato in Polonia. Qui ad attenderlo le locali forze dell’ordine perché il 34enne nel suo Paese deve scontare cinque anni di carcere per rapina. Ma a farlo tornare a casa è stata la tenacia dei carabinieri che, interpretando il volere dei cittadini, non hanno mai mollato. Uno, due, tre arresti. Una, due domande di espulsione. Una petizione, due richieste di allontanamento del sindaco di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi. Ci sono voluti degli anni ma alla fine gli uomini dell’Arma, guidati dal tenente Angelo Faraca, hanno ottenuto quello che le popolazioni attendevano da tempo.

Diversi, come accennato, gli episodi da far-west provocati dal polacco. I più eclatanti: mega rissa durante la ‘Notte bianca’ del 2016 ad Abbadia San Salvatore. Tre carabinieri finiti in ospedale per le lesioni prodotte dal giovane violento e anche forte. Successivamente sassaiola contro gli uomini dell’Arma nei pressi della Balena Bianca a Bagni San Filippo. Mega rissa a Piancastagnaio, minacce a Campiglia d’Orcia. Atteggiamento arrogante e intimidatorio. Più volte è stato visto, e anche fotografato, passeggiare con sotto braccio un ascia. Insomma di tutto e di più. Furti, vetrine infrante. Specialmente nei fine settimana la sua violenza diventava inaudita. Si è temuto il peggio, che qualche cittadino reagisse in modo forte. Il lavoro dei carabinieri è stato davvero esemplare ed implacabile. Non hanno mai mollato e alla fine hanno dimostrato che i ripetuti fatti erano da sanzionare con l’espulsione. «Mi rallegro con i carabinieri, con le competenti autorità, per un provvedimento necessario e giusto. Per ben due volte – sostiene Fabrizio Tondi, sindaco di Abbadia San Salvatore – ho chiesto al Prefetto di prendere provvedimenti. Sappiamo che emettere un provvedimento di espulsione non è cosa semplice, ancor più difficile diventa quando lo stesso va a colpire, come nel caso del polacco che abitava nel nostro paese, un cittadino comunitario». La speranza è che non torni nel giro di pochi mesi. Da come stanno gli atti pare proprio di no. E’ quanto sperano i cittadini dell’Amiata.