Siena, 5 maggio 2024 – “Il web può essere il paese delle meraviglie, viste le possibilità che offre, quanto a contenuti fruibili, agli utenti di tutte le età. Ma al suo interno si nascondono anche coloro che sfruttano l’innocente curiosità dei più piccoli per scopi illeciti. Conoscere questi pericoli consente di prevenire e contrastare le nuove forme di sfruttamento sessuale dei minori online, impedendo la commissione di nuovi reati", scrive il direttore del servizio di polizia postale e delle comunicazioni Ivano Gabrielli. In occasione della giornata nazionale contro pedofilia e pedopornografia che ricorreva ieri, è stato diffuso un dossier dove si parla dei principali fenomeni, delle azioni di contrasto, le iniziative di prevenzione e sensibilizzazione per gli utenti. Gli specialisti della Postale hanno analizzato 28.355 siti nel 2023 di cui quasi 2800 nella black list di quelli che contengono rappresentazioni di sfruttamento sessuale di minori. "In aumento le estorsioni sessuali, in lieve calo il fenomeno dell’adescamento online che riguarda però soprattutto la fascia di età 10-13 anni", spiegano gli addetti ai lavori.
Fra i fenomeni in crescita, che in passato coinvolgevano soltanto gli adulti, c’è la ’sextortion’. La loro curiosità viene sfruttata per trasportarli in un incubo fatto di ricatti, richieste di denaro e minacce di distruggere la reputazione diffondendo sui social immagini sessualmente esplicite, autoprodotte. Casi come questi sono arrivate anche nelle aule del nostro tribunale. Grande attenzione anche alle ’social challenges’ e ai ’gruppi dell’orrore’. Le cosiddette prove di coraggio che in molte culture rappresentano il passaggio dall’infanzia all’età adulta portano a misurarsi con i propri limiti attraverso un test di coraggio che magari vengono filmati con i cellulari per poi diffonderli in rete e guadagnare popolarità. Ma più recentemente i ragazzi accettano di partecipare a gruppi chiusi di messaggistica, popolati di migliaia di utenti sconosciuti, nei quali circola e si partecipa a far circolare materiale impressionante. Tutti ricorderanno l’indagine partita da Siena su quella che era stata ribattezzata la ’chat degli orrori’, mostrando da esecuzioni capitali a incidenti mortali, dalle violenze sessuali alla pedopornografia.
Tanti i consigli utili che la polizia postale rivolge a genitori e ragazzi per non cadere nella rete.