di Laura Valdesi
SIENA
"Vediamo il 26, ormai". "Speriamo di uscire". "Servirebbe un aiutino della fortuna". Meglio non sbilanciarsi troppo con i commenti, siamo entrati nella fase ’sospesa’. Quella che porta all’estrazione a sorte delle Contrade che correranno il 2 luglio. Sette già sicure di esserci che hanno lavorato sodo durante l’inverno: Valdimontone, Pantera, Bruco, Leocorno, Lupa, Civetta e Oca. Aquila e Torre, entrambe squalificate, sperano di essere tirate su per accorciare i tempi del ritorno in Piazza. Ma sicuramente non potranno essere al canape per Provenzano per cui Pantera e Oca correranno senza avversaria. Una sola la rivalità presente al momento, quella fra Civetta e Leocorno.
Se le sette che sapevano di correre hanno fatto quadrato e gettato le fondamenta di nuove strategie (alcune in verità già innescate nelle Carriere 2023 e ora implementate), le altre Contrade in attesa non sono state a guardare. Almeno a giudicare dalla presenza costante a corse e addestramento e dal giro nelle scuderie (di cui si è sentito parlare) e dagli incontri con i fantini, intensi come fossero certi che la sorte avrebbe fatto loro l’occhiolino. In questo Palio una cosa è sicura: guai farsi trovare impreparati. Perché fra parco cavalli probabilmente senza super-punte e, dunque un po’ meno leggibile, e possibili ritorni e debutti di fantini, ogni eventualità deve essere studiata prima a tavolino.
La dea bendata, si diceva. E’ determinante ma limitiamoci ad analizzare i dati oggettivi. E vediamo quale popolo è più fortunato quando l’estrazione a sorte cade il 26 maggio. Dal ’900 ad oggi è capitato 11 volte. Nel 1935 (Civetta, Torre, Giraffa), nel 1938 (Aquila, Drago che poi vinse e Tartuca), nel 1946 (Leocorno, Pantera e Oca), nel 1957 (Aquila, Civetta, Torre), nel 1968 (Civetta, Istrice, Leocorno), nel 1974 (Valdimontone, Chiocciola, Bruco), nel 1985 (Oca, Torre, Tartuca, Istrice e Giraffa), nel 1991 ( Nicchio, Leocorno, Pantera, Valdimontone e Tartuca che poi vinse) e 1996 (Giraffa, Bruco, Leocorno). Due sole volte l’estrazione è stata il 26 maggio dal 2000 ad ora: nel 2002 (Leocorno, Nicchio, Chiocciola, Aquila e Torre) e 2019 (Tartuca, Giraffa che poi vinse), Chiocciola e Drago. Di conseguenza, come riassunto nel grafico, la Contrada più fortunata per uscire a sorte è il Leocorno (5 volte) ma già corre di diritto. Fra quelle che attendono di essere tirate su spiccano Giraffa, Tartuca e Torre con quattro estrazioni, Aquila e Chiocciola con 3, Drago, Istrice e Nicchio con 2. Anche, guardando i ritardi per luglio, sono Onda e Selva che aspettano di essere baciate dalla fortuna da più tempo: 2015. Il Nicchio dal 2016, l’Aquila dal 2017, la Tartuca dal 2019 ( non corse perché scontò un palio di squalifica) come anche la Giraffa. Le bandiere di Istrice e Drago, invece, erano spuntate dalle trifore nel 2023, insieme a quelle di Torre e Chiocciola.
C’è da aspettarsi una Conchiglia gremitissima domenica 26 maggio quando, come tradizione, a girare sarà il Drago che attenderà sotto le trifore l’esito della sorte. Nell’occasione sarà anche confermato il mossiere Bartolo Ambrosione (che quest’anno non si è visto alle corse) la cui nomina sarà dunque ufficializzata.