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Evento in sala Tamagni. Ecco il libro di Moser

Il campione di ciclismo del passato ha fatto tappa a San Gimignano nell’ambito di ‘pagine d’inverno’.

Evento in sala Tamagni. Ecco il libro di Moser

Francesco Moser, indimenticato campione di ciclismo, è stato. protagonista assoluto in sala Tamagni a San Gimignano per la presentazione del suo libro

Fra le ‘pagine d’inverno’ in sala Tamagni di letteratura internazionale, dopo le pagine degli ‘Archivi di Ugo Pasqualetti’ politico-intellettuale, già sindaco e consigliere regionale, rimesse insieme nel libro dalla figlia Barbara e la nipote Giada, non poteva mancare uno spicchio di pagina sportiva con il nuovo libro che sta ri-facendo il giro d’Italia e di Francia scritto, firmato e presentato dallo stesso campione ‘Francesco Moser. Un uomo, una bicicletta’. Illustrato nella nobile sala di via San Giovanni curato dal popolare giornalista e commentatore televisivo Beppe Conti. A fare gli onori di casa il vice sindaco e assessore allo sport Niccolò Guicciardini, la presidente Pro Loco Giovanna Giomi, promotori con la biblioteca comunale e con il Consorzio della Vernaccia delle pagine d’inverno, da Paolo Marrucci del gruppo amatoriale del ciclismo sotto le torri. Presentato e moderato con tanto di intervista dal conduttore Daniel Guidi. In quel viaggio in sella alle due ruote di Francesco Moser, dalla trentina famiglia contadina con 12 fratelli ai grandi traguardi tagliati. Un cammino di Francesco Moser cominciato a 15 anni quando il fratello corridore lo mise in sella alla prima bicicletta. Incontro-evento di amicizia, storia memoria e di ricordi fra domande e risposte di Moser dal pubblico da grandi occasioni nella sala della vecchia biblioteca di via San Giovanni nel racconto di ottocentomila chilometri e passati tutti d’un fiato in bicicletta da Francesco Moser. Tanta roba. Ripercorsi fra un piatto e l’altro nella conviviale alla ‘Mandragola’ di Nicola Bevilacqua del popolare cicloamatore di Sangi e non poteva mancare il brindisi alla Vernaccia con i vini ‘Cantina Moser’.

Romano Francardelli