Siena, 23 dicembre 2020 - L’ex primario di Neuropsichiatria infantile delle Scotte Youssef Hayek, ora in pensione, luminare della sanità senese, è stato condannato ieri a 3 anni e 8 mesi dopo che due donne lo avevano portato in tribunale sostenendo in un caso di essere stata palpeggiata, nell’altro baciata dal medico al quale si erano entrambe rivolte per far visitare i loro cari.
La sentenza del collegio presieduto da Luciano Costantini è arrivata ieri pomeriggio dopo la testimonianza di due infermiere che riferivano dell’atteggiamento empatico dello specialista nei confronti dei familiari dei piccoli pazienti che curava con amore e competenza.
"Con dedizione perché – hanno spiegato – tornava anche la domenica, si fermava a chiedere come andava. Era sempre disponibile per ogni necessità". Ma il cuore della vicenda non era certo l’indiscutibile capacità professionale dell’ex primario, quanto piuttosto gli episodi accaduti e denunciati fra il 2017 e il 2018 dalle donne entrambe parti civili nel processo. La madre di un bambino del sud della provincia, assistita dall’avvocato Leonardo Pugi di Prato, che nello studio privato dello specialista sarebbe stata baciata contro la sua volontà dal luminare che doveva visitare il figlio. L’altra donna, 39 anni, era entrata in contatto con Hayek per aiutare la cugina che aveva portato un suo caro alle Scotte per farlo curare dall’imputato. Era stata palpeggiata, aveva cercato di baciarla, così il suo racconto dettagliato in aula.
Il pm Valentina Magnini aveva chiesto la condanna a 4 anni per l’ex primario. Il collegio Costantini ha deciso 3 anni e 8 mesi, per lo stesso periodo l’interdizione dall’attività medica, più il risarcimento del danno immediatamente esecutivo con una provvisionale di 2500 euro per le parti civili e il pagamento di 3500 euro di spese legali.
"Non ci sono a nostro avviso riscontri oggettivi , questo è un processo indiziario – ha commentato a caldo l’avvocato Massimo Rossi che difendeva lo specialista con il collega Luca Goracci –; faremo appello quando verranno depositate le motivazioni fra 50 giorni". "Due donne ritenute credibili di fronte ad un luminare perché attendibili, tanti i riscontri esterni. Hanno subito raccontato l’accaduto ai familiari e denunciato", ribatte l’avvocato Pugi. Che aveva depositato una memoria evidenziando tra l’altro come, senza conoscersi, le due parti civili avessero riferito un comportamento identico dell’ex primario che non conoscevano in precedenza.
La.Valde.