La demolizione della ex scuola elementare di Abbadia San Salvatore è iniziata. Buona parte del grosso edificio è ormai a terra. Inagibile da quindici anni - perché dichiarata inidonea alle normative antisismiche – l’edificio era stato realizzato negli anni Sessanta. Una tra le prime opere realizzate in cemento armato consistente in quattro piani di cui uno seminterrato. L’intervento era atteso da anni perché quel "residuato" a pochi metri dal centro del paese era davvero inguardabile. Se prima aveva una storia architettonica dopo quindici anni di totale abbandono era fatiscente- Dopo la chiusura alle attività didattiche (gli accertamenti hanno affermato che sotto il terreno corre una falda acquifera che non lo rende edificabile) la sua fine era segnata. Occorreva un progetto per la demolizione, occorrevano i soldi per finanziarlo. E. È stata un rincorrersi tra aggiornamenti dei costi continui e adeguamento dei fondi che arrivavano tardi. Allea fine la Regione ha dato un finanziamento straordinario di mezzo milione di euro che ha consentito di appaltare i lavori.
Il costo di demolizione supera, dopo la gara d’asta che ha visto un ribasso di quasi trecento mila euro, di poco un milione di euro, escluso l’ IVA. "Di demolizioni – ha detto il capo cantiere Antonio Barbussi – ne ho fatte tante, ma quasi mai ho visto venir giù il cemento armato con la facilità di quello dell’edificio scolastico. Si sbriciola, basta toccarlo e viene giù. Un vero miracolo che sia rimasta in piedi". Quindi la demolizione, in quanto tale, non richiede molto tempo. Diverso, più importante e lungo, il lavoro di cantiere. Dopo la prima separazione degli infissi, dei metalli, degli interni della scuola ora viene fatta una nuova selezione. In tutto la demolizione produce circa settemila tonnellate di detriti. Da smaltire, a cura di una ditta specializzata, in idonea discarica. L’intervento viene eseguito con un l’ausilio di un modernissimo braccio meccanico che ha un nebulizzatore che spruzza acqua per ridurre al massimo l’impatto che la polvere potrebbe avere con i cittadini in quella via. Prima di Natale, della grande Festa delle Fiaccole, dovrebbe essere sgombrata l’area. Poi inizieranno i primi interventi di recupero dell’area destinata un ampio parcheggio e autostazione.