Poggibonsi (Siena), 9 gennaio 2025 – “Signor arbitro, ho toccato il pallone con la mano nel tentativo di evitare il gol degli avversari. Conceda il rigore all’altra squadra”. Sincerità di un bambino che frequenta le elementari e che gioca nelle giovanili del Castellina Scalo. Un’ammissione di responsabilità – sfociata nell’assegnazione del penalty, poi trasformato dai rivali – che ha portato al premio Fair Play per il baby atleta protagonista, Tommaso Gaziano, classe 2016.
L’episodio, da rimarcare in un tempo in cui sui campi a ogni livello non sempre a prevalere è il gioco pulito, è avvenuto a Poggibonsi nel torneo di calcio a cinque Anna Cresti alla tensostruttura del Bernino, organizzato dall’Upp .Un sodalizio, con al vertice Simone Conti, che crede fermamente in questi valori: lo scorso anno l’adesione alla “partita applaudita”, progetto di Calcio Fair Play Toscana. Nella sfida tra il Castellina Scalo e il Marciano, la sequenza da mettere in risalto.
La racconta Diego Gaziano, il padre di Tommaso, lui stesso uomo di sport (oggi è un professionista nel biliardo) che era in panchina nel ruolo di mister: “Eravamo 4-3 a nostro favore e il Marciano era deciso a raggiungere il pari. Tommaso, attaccante, si stava dedicando a compiti difensivi per proteggere la porta. Ha provato a opporsi a una conclusione respingendo la palla sulla linea, forse sfiorandola con il braccio. Il direttore di gara non aveva ravvisato irregolarità. Ma Tommaso ha riconosciuto di aver commesso il fallo. Poi, sul 4-4, il Castellina Scalo ha vinto proprio con una rete di Tommaso. Rimane un gesto che fa onore al Castellina Scalo, oltre che a mio figlio: ha detto la verità. Importante l’impegno della famiglia, del club e della scuola. Le maestre si sono complimentate”.
La soddisfazione del Castellina Scalo per voce del ds Ciro Di Meglio: “Il rispetto delle regole e la lealtà nei confronti delle altre formazioni sono i pilastri che vogliamo trasmettere, con umiltà e semplicità, ai nostri tesserati. Ne abbiamo 370, per 21 compagini guidate da allenatori qualificati, dalla prima squadra ai piccoli del 2019, per effetto del lavoro mio, di mio fratello Enzo, responsabile tecnico, e del dg Francesco Serri, in accordo con il presiedente e con il Consiglio. Siamo felici che il nostro messaggio, come dimostra Tommaso, trovi piena rispondenza nella pratica agonistica”.
Paolo Bartalini