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Famiglia Ricasoli senza confini Contributo per il Forte di Malta

Un’etichetta di un vino di Brolio svela l’impegno economico per poter completare la struttura

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Una etichetta di un vino di Brolio ‘svela’ che la famiglia Ricasoli ha avuto parte, oltre che ovviamente nell’unità d’Italia, in precedenza anche nella costruzione del Forte di Malta. ‘Frontiera’ del Mediterraneo di ieri e, va detto, anche di oggi. Lo spiega nei dettagli la stessa informazione dei Ricasoli di Brolio: "L’elegante etichetta del vino celebrativo ‘Historia Familiae’ ci ricorda di tanti membri della famiglia Ricasoli, spesso protagonisti della storia ben oltre i confini di Brolio. Tra questi, uno che ha tra le più interessanti vicende è Giovanni Francesco Ricasoli, vissuto nel XVII secolo". Epoca in cui "il vino del Chianti veniva ormai esportato fuori dall’Italia in quantità non trascurabili. Giovanni Francesco Ricasoli era un abile navigatore che si distinse all’interno dell’Ordine cristiano dei Cavalieri di Malta del quale era entrato a far parte nel 1618. Giovanni Francesco Ricasoli fu coinvolto in diverse battaglie navali nel Mediterraneo contro i pirati Barbari e gli Ottomani, distinguendosi per il suo valore, fino a diventare primo comandante della galea simbolo della flotta dell’Ordine ed essere insignito del titolo di Gran Cavaliere". Nel 1670, grazie al suo generoso contributo, l’Ordine iniziò la costruzione di un forte difensivo del porto della capitale La Valletta: "Giovanni Francesco Ricasoli si spense tre anni dopo e non lo vide mai completo. Ma oggi persino il vicino faro di segnalazione per le navi porta il nome Ricasoli in suo onore".

Andrea Ciappi