LAURA VALDESI
Cronaca

Ferisce la ex con un tagliapizza, condannato a 3 anni e 6 mesi

L’uomo era particolarmente geloso. Le liti nascevano da questo sentimento: una volta l’ha presa a schiaffi. Dopo aver sputato sui suoi vestiti, l’aveva colpita con un pugno alla mano per impedire che telefonasse

Sono stati i carabinieri a indagare sul caso di maltrattamenti (foto archivio)

Siena, 29 maggio 2024 – Offese, con parole pesanti. Schiaffi. Persino una ferita alla mano provocata con un taglia pizza. Questi gli episodi per cui un quarantenne che vive in Val d’Arbia è stato condannato dal giudice Francesco Cerrettelli. Maltrattamenti, l’accusa. Anche lesioni colpose e non dolose, il reato è stato riqualificato nel corso del processo. Tre anni e sei mesi la pena decisa per l’uomo. Disposta anche una provvisionale di 20mila euro da pagare nei confronti della ex, costituita parte civile. Fra 90 giorni le motivazioni della sentenza che verrà sicuramente appellate dal difensore.

Il colpo di scena, fra i tanti, proprio nell’ultima udienza, prima della discussione: la deposizione spontanea della figlia che adesso è maggiorenne. Quando ha iniziato a parlare l’imputato non ce l’ha fatta a restare in aula ad ascoltarla ed è uscito. Secondo la procura la ragione del comportamento sopra le righe ed eccessivo dell’uomo era la gelosia verso la compagna, sebbene lui stesso avesse confessato attenzioni nei confronti di altre donne. Un rapporto logorato e ormai giunto al capolinea, come è emerso nel processo dove non sono mancati momenti di tensione.

I maltrattamenti sarebbero avvenuti alla presenza dei figli all’epoca minorenni, perché i fatti costati la condanna risalgono uno al maggio 2015 e l’altro alla primavera 2018. Le discussioni in famiglia erano frequenti, violente. Davanti ai ragazzi l’uomo avrebbe colpito la donna a una mano con un taglia pizza, come detto. Era rimasta ferita, un taglio. Sette giorni di prognosi. Nell’altro episodio, invece, dopo averle detto che l’aveva tradita, era scattata l’ennesima discussione. Lui era comunque geloso. L’aveva spintonata, presa a schiaffi. Le lesioni, colpose e non dolose, gli vengono contestate perché nel corso di una lite aveva perso la testa. Gettando sul pavimento i vestiti della donna, calpestandoli e sputandoci sopra, secondo la procura. E per fare in modo che non chiedesse aiuto aveva sferrato un pugno sulla mano proprio mentre cercava di prendere il cellulare. Una botta forte, sulle prime si temeva una frattura.