
In Provincia la presentazione degli eventi, con gli studenti artefici del manifesto
Il lutto per la morte di Papa Francesco ingloba il 25 aprile, Festa della Liberazione, e il Governo esce con l’indicazione che "tutte le cerimonie sono consentite, con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno". Dunque manifestazioni all’insegna della sobrietà: la Provincia di Siena ha annunciato dieci giorni fa il programma, che ad oggi, senza disdette né variazioni, resta confermato.
A Siena il programma ufficiale delle celebrazioni prevede per domani alle 15.45 ai Giardini La Lizza, presso l’Asilo Monumento la deposizione della corona e onore ai Caduti; alle ore 15.55 la partenza del corteo che sfilerà per le vie del centro cittadino preceduto dalla Banda Città del Palio. Seguirà la deposizione delle corone alle 16.15 in Rettorato all’Università in Banchi di Sotto; alle 16.20 in Sinagoga, in vicolo delle Scotte; infine, in piazza del Campo gli interventi istituzionali, alle 16.30, del sindaco Nicoletta Fabio e di Agnese Carletti, presidente della Provincia. Previsto anche l’intervento di Rosy Bindi mentre le conclusioni saranno affidate a Silvia Folchi, presidente provinciale dell’Anpi. La cerimonia terminerà con l’esecuzione dell’Inno di Mameli della Banda Città del Palio in Piazza del Campo.
La Festa della Liberazione continuerà alle 18 al Teatro dei Rinnovati con lo spettacolo teatrale ’La più selvaggia sete, La più selvaggia fame’, monologo sulla Resistenza partigiana, scritto e diretto da Roberto Mercadini. In caso di maltempo anche la cerimonia si svolgerà al teatro dei Rinnovati.
E’ stato l’Istituto d’istruzione superiore Valdichiana di Chiusi – classe IV grafica - a vincere il contest, per la realizzazione dell’immagine per le celebrazioni del 25 Aprile, voluto dalla Provincia. Sono arrivati 14 elaborati da tutte le aree del territorio provinciale: tutti i lavori dei ragazzi saranno esposti nella galleria della Coop Grondaie di Siena.
A Piancastagnaio alle 17.30 l’incontro ’25 Aprile nella tempesta del presente’, un momento di confronto tra memoria storica e urgenze del nostro tempo, con Alberto Olivetti, Andrea Ungari e il giornalista Sergio Rizzo, che guiderà il dibattito. "Riflettere sulla Liberazione - scrive Pierluigi Piccini sul suo blog – significa riconoscere la pluralità delle forze che vi presero parte. In tempi di polarizzazioni, ricordare la complessità della Resistenza aiuta a immaginare nuovi spazi di unità e impegno collettivo. Il 25 aprile non deve ridursi a una cerimonia rituale o a un ricordo diviso".