E’ stata una festa nella festa, un "Giubileo nel giubileo". Sono le parole pronunciate dal cardinale Augusto Paolo Lojudice nella piccola e preziosa chiesa del monastero benedettino vallombrosano di San Girolamo (foto) all’apertura delle celebrazioni del Battesimo del Signore, presiedute proprio dall’arcivescovo per i 950 anni di vita ecclesiale della comunità delle monache di clausura della vecchia ruota. Con l’arcivescovo Lojudice erano presenti il priore benedettino vallombrosano del monastero di Montenero, i sacerdoti del territorio e del nuovo capitolo del Duomo con il parroco don Gianni Lanini, la comunità delle suore ospedaliere di Santa Marta e con tutto il popolo di San Gimignano.
Presenti infatti il sindaco Andrea Marrucci e la giunta, le principali autorità, la Misericordia con il governatore Giacomo Bassi, la presidente della Pro Loco Giovanna Giomi e i tanti amici volontari del secolare monastero con il messaggio-invito delle monache che "celebrano con gioia il centenario della comunità", cioè di vita spirituale consacrata nel 1075 da San Vittore fino alle mura del nuovo e rinnovato monastero di San Girolamo nel 1330 a porta San Jacopo al tempio. Qui vivono, pregano e lavorano, come recita la regola, con la nuova e moderna clausura: ci sono infatti una foresteria di accoglienza fondamentale per il mantenimento del suggestivo complesso secolare guidato dalla dinamica badessa, a maniche rimboccate e senza peli sulla lingua, madre Roberta Lanfredini, originaria di Poggibonsi, laureata in Medicina e teologia. Con lei vivono nel monastero la ex badessa Maddalena e la sorella Mariangela del Veneto. In questa prima celebrazione del centenario la chiesa di San Girolamo ha traboccato di fedeli e di amici delle monache fino in mezzo alla strada con la tramontana che mordeva la faccia. L’arcivescovo Lojudice ha ringraziato madre Roberta perché oggi, ha ricordato fra l’altro appunto un Giubileo nel Giubileo e una vita monastica che ricorda la vita di Gesù. Il sindaco Marrucci ha detto: "Sono grato alle monache per l’attività nella comunità sangimignanese con la loro presenza silenziosa e riservata, ma preziosa in questa celebrazione partecipata, resa più importante dalla presenza del cardinale Lojudice che ha dimostrato ancora una volta vicinanza e attenzione alla città".
Romano Francardelli