
Cerimonia a Montepulciano
Lo stupore, l’incanto, per il vertiginoso tuffo nel passato, scandito dagli squilli delle chiarine e dal rullo dei tamburi, si sono letti sui volti delle centinaia di turisti che affollano Montepulciano e che ieri sono stati svegliati dal corteo in costume che ha attraversato il centro storico, per la cerimonia di apertura dell’anno contradaiolo. Si sono spalancate tante finestre, al passaggio dei figuranti, in costume medievale, e in tantissimi si sono poi uniti alla manifestazione, affascinati dallo sventolio delle bandiere.
L’atto ufficiale è stato sancito nella Chiesa di S. Agnese, dove Don Baldovino Potomonyo ha officiato la Messa, rivolgendo un invito alla concordia alla comunità e, insieme alla Reggitrice del Magistrato delle contrade, Irene Bettollini, e al Sindaco, Michele Angiolini, ha aperto la teca che contiene le spoglie della Santa, co-Patrona di Montepulciano, per il rito delle ‘tre chiavi’.
Superato senza inconvenienti anche il ‘test’ della sbandierata nel Giardino di Poggiofanti, scelto come location alternativa, per l’indisponibilità del piazzale antistante la Chiesa: il temuto "brecciolino" non ha impedito agli specialisti delle bandiere di mostrare le proprie funamboliche capacità.
Dunque è virtualmente iniziato il conto alla rovescia che culminerà, il 31 agosto, nel Bravìo delle Botti, giunto alla 51.a edizione. Quattro mesi di intenso lavoro, all’insegna di significative novità tra i Rettori (tre, su otto, sono i volti nuovi) e anche tra gli spingitori, tra atleti ritirati dall’attività e altri di cui si preannuncia l’indisponibilità.
Diego Mancuso