MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Floramiata, la speranza in un pozzo

L’azionista Nino Barile: "Abbiamo chiesto e ottenuto dal sindaco un’ordinanza per la sua realizzazione"

di Massimo Cherubini

Alla Floramiata di Piancastagnaio siamo agli interventi emergenziali per salvare le piantagioni. Si cerca di sopperire alla crisi idrica cercando soluzioni ’estreme. "Abbiamo ottenuto dal sindaco di Piancastagnaio - dice Nino Barile azionista di maggioranza della società e dirigente marketing della stessa - un’ordinanza che ci permette di realizzare un pozzo artesiano. Stiamo cercando ditte specializzate che possano penetrare nel terreno fino a circa 150 metri di profondità. Qui dovremmo trovare una vena che può darci acqua in attesa delle piogge". "Stiamo anche pensando a come poter utilizzare le acque reflue del nostro bacino - aggiunge -: non si tratta di una quantità enorme ma comunque in grado di dare un importante contributo. Purtroppo però sono piene di foglie. Quindi, al momento, non utilizzabili. Anche su questo fronte, quindi, stiamo cercando di individuare come poterle ripulire". Ma c’è urgenza, grande urgenza. "Molte piante, quelle meno pregiate, sono state già macerate. Le altre hanno bisogno d’acqua. Alcune hanno un’autonomia di tre giorni, altre arrivano fino a sette. Abbiamo fatto un piano di irrigazione per utilizzare al meglio le risorse che ci stanno arrivando". Una crisi che a Floramiata era stata prevista da diversi mesi. "Ci siamo rivolti alla Coldiretti regionale -sottolinea Barile - abbiamo scritto ai sindaci dei comuni della zona. Purtroppo non ci sono state, anche perché il problema è di vasta portata, risposte positive. Quindi realizzeremo un pozzo per recuperare le acque del nostro bacino. Con tutte le difficoltà del caso".

Oltre cento i dipendenti occupati nelle serre che si estendono in un’area di 127 ettari. Qui si producono oltre sessanta tipi di pregiate piante. La Floramiata è oggi un’azienda leader nel settore dopo aver superato una crisi sfociata nel fallimento. La ripresa è stata impegnativa, ma i risultati sono stati conseguiti molto rapidamente. Fino al punto che oggi, come detto, è considerata leader del mondo florovivaistico. Vengono prodotti annualmente tre milioni di piante di origine tropicale. I costi di produzione possono contare sui flussi geotermici (145milioni di Megawattora) che, ovviamente, li abbassano. Ora incombe la siccità. Con grandi preoccupazioni anche sul fronte occupazionale.