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"Floramiata, problema serio. Ma niente allarmismi"

Parla l’ad dell’azienda con 150 dipendenti, alle prese con la siccità: "Escluso ricorso a cassa integrazione. Cerchiamo di usare le risorse al meglio"

di Massimo Cherubini

"Il problema c’è, è serio, ma non alimentiamo allarmismi". L’invito alla calma lo lancia Roberto Leo, amministratore delegato della Floramiata. L’azienda florovivaistica, che occupa circa 150 dipendenti, è alle prese, serie, con gli approvvigionamenti idrici. Le decine di migliaia di piante, presenti nelle serre di Casa del Corto, per crescere, per vivere, hanno bisogno di acqua. "Ne occorrono – spiega Roberto Leo – almeno cento metri cubi al giorno. Anche perché in questi giorni registriamo temperature che lo scorso anno avevamo alla metà di luglio. Occorre acqua, al momento ne sono garantiti la metà rispetto al nostro fabbisogno". Quindi serre in difficoltà, piante in difficoltà.

"Stiamo cercando di utilizzare al meglio le risorse idriche sulle quali, oggi, possiamo contare. Sono meno della metà del fabbisogno. Siamo in un momento di grande difficoltà, ma dobbiamo aver fiducia su chi è chiamato a gestire, garantire, le risorse idriche. Sappiano - dice ancora Roberto Leo - che la rete idrica ha, nella rete, notevoli perdite. Acqua che viene dispersa, inutilizzata. In quantità notevole. Sono in corso interventi per riparare le perdite".

Il problema, purtroppo, è impellente. Non piove, le temperature vengono date addirittura in aumento rispetto a quelle della media stagionale. Creare allarmismi, come ha detto Roberto Leo, non è opportuno. Ma giorno dopo giorno aumenta la preoccupazione sulla produzione delle serre. Ovvero si teme che se ci sarà crisi idrica le conseguenze, manco a dirlo saranno serie. Un danno commerciale di vaste proporzioni, conseguenze anche sul fronte dell’occupazione. Nel senso che c’è il rischio, per ora escluso dall’azienda ma che sta nella natura delle cose, di un massiccio ricorso alla cassa integrazione straordinaria.

"Guardiamo con fiducia al prossimo futuro - dice l’amministratore delegato Roberto Leo - con la speranza di superare una ulteriore prova di difficoltà che abbiamo incontrato dall’inizio del nostro mandato. Guai a fasciarsi la testa prima di averla battuta. E’ chiaro che il problema c’è, noi lo abbiamo rappresentato inviando, in momenti di apparente calma, una lettera ai sindaci dei comuni del comprensorio. Ci siamo, ovviamente, attivati anche con i dirigenti della società dell’Acquedotto del Fiora. Siamo - conclude Leo - consapevoli che ci troviamo tutti di fronte ad un problema di elevata serietà".