"Flusso di migranti troppo elevato. Oltre 1300, numeri simili a Firenze"

L’assessore al sociale e al volontariato Micaela Papi parla di centri di accoglienza completamente saturi. Annuncia che proseguirà l’intervento di dissuasione all’interno del posteggio a Porta San Marco .

"Flusso di migranti troppo elevato. Oltre 1300, numeri simili a Firenze"

L’assessore al sociale e al volontariato Micaela Papi parla di centri di accoglienza completamente saturi. Annuncia che proseguirà l’intervento di dissuasione all’interno del posteggio a Porta San Marco .

"Siena è una città molto accogliente e l’ha dimostrato con le azioni finora messe in campo. Ma c’è un flusso di migranti particolarmente elevato sul nostro territorio. Troppo. Attualmente – dà i numeri l’assessore comunale Micaela Papi con delega anche a servizi sociali e volontariato – si contano oltre 1300 richiedenti asilo territoriali nel sistema di accoglienza a tutto tondo. Un numero enorme, ripeto, per le dimensioni della città e della provincia. Dati simili a quelli di Firenze. Di conseguenza c’è una situazione di saturazione delle strutture e dei centri". Papi sottolinea che non sono gli sbarchi a determinare le attuali criticità ma, come detto, i flussi. Insomma, chi arriva autonomamente nel Senese.

L’assessore rivendica "che l’amministrazione ha fatto l’impossibile, per quanto era nelle proprie competenze. Rendendosi da subito disponibile a supportare e garantire un’accoglienza dignitosa a questi migranti in stretta collaborazione con le altre istituzioni". Snocciola poi gli interventi in tale direzione, "dalla messa a disposizione della prefettura dell’immobile di Montalbuccio, già al completo, ai contributi mensili alla Caritas per l’accoglienza. E ancora: c’erano stati chiesti i bagni pubblici in via del Sole, contributi per i medicinali, la garanzia dell’apertura del centro diurno l’estate. Tuttavia – prosegue Papi – nostro compiuto è anche tutelare i cittadini. Appare chiaro che la situazione dentro il parcheggio ’Il Duomo’ è insostenibile, vuoi per ragioni di decoro e di igiene che di salvaguardia dei turisti che vengono in città. Per tale ragione siamo intervenuti con un’azione congiunta e condivisa con la questura e le altre istituzioni, sanificando. E garantire così decoro dell’ambiente e, ripeto, tutela dei cittadini. Però il problema resta: il flusso continuo dei migranti territoriali non è più sostenibile con questi numeri. Non si può accogliere e ancora accogliere, di continuo". Era emersa nei giorni scorsi l’ipotesi di un altro dormitorio "ma questo non risolve il problema. Ne vengono sistemati venti, giungono allora a Siena molti altri". Una spirale, insomma. Il Comune continua comunque a lavorare con azioni condivise insieme alle altre istituzioni. "L’auspicio è che questi migranti, persone molto pacifiche, comprendano che lì non possono stare. Prima o poi saranno chiamati in un centro, in base al turn over. La macchina dell’accoglienza non si ferma, sono convinta che alla fine riusciremo a raggiungere il risultato", conclude l’assessore.

"Alla Caritas in via Mascagni sono venuti venerdì sera ma soltanto per chiedere le coperte in quanto erano state portate via dai mezzi all’autoparco di palazzo pubblico. Siamo un po’ a corto adesso ma già stamani (ieri, ndr) è iniziata la raccolta di altre da distribuire", osserva don Vittorio Giglio, responsabile della Caritas. "Affrontiamo l’emergenza ma è un dato di fatto che nel Senese ci sia il triplo di presenze rispetto, per esempio, alle province di Siena e Grosseto.Vuol dire che esiste una rete", osserva. Sottolinea poi "che avendo conosciuto tutti i migranti per l’attività che svolgo, mi sono reso conto che molti sono volti nuovi". Quanto all’ipotesi, emersa tempo fa, di un ulteriore dormitorio oltre a quello della Caritas, gestito dal Comune, non c’è grossa convinzione da parte di chi affronta l’emergenza. Dove farlo? A chi affidarlo? Soprattutto, dopo qualche settimana si saturerebbe. E con il problema flussi, dicono, saremmo punto e a capo.

Laura Valdesi