Saranno mesi fondamentali perla valorizzazione della Fortezza Medicea. Da anni prospettata a più riprese come possibile centro nevralgico della vita notturna e culturale della città, tanto da essere oggetto di una Commissione consiliare, si trova adesso immersa in tre partite che potrebbero deciderne il futuro prossimo: il rapporto simbiotico con il Siena Jazz, con il nuovo cda presieduto da Massimo Mazzini e la necessità del risanamento del bilancio, il bando per la gestione estiva e il bando per la gestione dei Bastioni, con il rischio che in caso di slittamento le tempistiche di questi ultimi due possano andare a sovrapporsi, generando non poca confusione; senza dimenticare possibili ulteriori complicazioni dovute alla prossima demolizione e ricostruzione della scuola Sclavo.
Partite decisive che proietteranno la Fortezza verso una nuova vita, ma sulla quale pesano numerose incognite. Tra queste, anche le condizioni in cui versano le stesse strutture, unite ad un disagio a più riprese espresso dai cittadini: quello di un certo senso di incuria, di sporcizia, in un luogo quotidianamente vissuto da senesi e studenti. Una situazione alla quale il Comune ha già iniziato a lavorare, come dimostra l’attenzione rivolta ai locali dei Bastioni.
In attesa della prossima gestione – la rinata Enoteca Italiana con Elena D’Aguanno, Nannini e Scudieri, e la A23 di Degortes e Rosati sono i tre concorrenti al vaglio di legittimità della domanda -, alla quale spetteranno i lavori di ristrutturazione, si può già notare affacciandosi dalle mura come la manutenzione e la cura dei fondi sia nettamente migliorata. A parte qualche residuo di ombrellone distrutto e qualche pallone, oltre a una struttura in legno ceduta in una delle terrazze, le zone a vista dei locali sono state ripulite e risistemate. In generale, sono proprio i Bastioni il ‘fiore all’occhiello della Fortezza’, difficilmente raggiungibili dall’inciviltà di alcuni frequentatori.
Che invece hanno preso di mira, anche recentemente, mura e strutture interne e cingenti l’anfiteatro, coronandole di graffiti. Gli ultimi hanno deturpato la scalinata, completando un’opera non necessaria. Mentre necessaria sarebbe un’attenzione maggiore proprio all’area interna a quello che d’estate si trasforma in un meraviglioso cinema all’aperto. Cestini al limite del divelto, tombini intasati o spezzati, per non parlare delle aiuole, capaci di nascondere qualsiasi tipo di rifiuto: da fusti di birra abbandonati a cartacce di ogni tipo, lattine, confezioni di preservativi.
Un’immagine che non fa onore a quella che dovrebbe essere zona di cultura e divertimento e invece nasconde sotto la sabbia, o dietro le siepi, una bella dose di incuria. Dovuta al poco senso civico degli avventori, ma anche a livelli di manutenzione evidentemente superficiali. Come dimostrano anche i resti di un picnic parcheggiato su di un tavolino, proprio all’esterno dei locali del Siena Jazz, ben visibili ma non rimossi, neppure dal camioncino della spazzatura che si dirigeva fuori dalla Fortezza proprio al nostro arrivo.
Problemi che non riguardano i camminamenti sovrastanti, nell’area dedicata al verde, al footing e ai bambini. Che però, oltre a ampi spazi per correre e giocare, potrebbero divertirsi anche con alcuni contatori lasciati al libero accesso, con gli sportelli debitamente rimossi e mai più rimpiazzati, un elemento di pericolo da non sottovalutare. Specie se si pensa alla centralità che potrebbe assumere la Fortezza, ma che per essere raggiunta deve passare anche da un miglioramento della sua manutenzione, attraverso quel controllo e quella progettualità che non dovrebbero essere scalfiti neanche da chi dimostra di non possedere un minimo di educazione civica.
Andrea Talanti