
La segretaria. di Forza Italia, Sara Pugliese, con Lorenzo Lorè e Anita Francesconi
Di separati in casa, i partiti politici sono pieni e non da ora. Le cronache ufficiali, e figuriamoci quelle ufficiose, sono piene zeppe di divisioni, alterchi, contrapposizioni, sgambetti tra chi milita sotto la stessa bandiera. Quindi nessuno scandalo, ma la doppia comunicazione ufficiale con doppia immagine allegata (protagonisti diversi) dello stesso evento di partito, se non è un unicum poco ci manca. Ieri mattina, nel giro di mezz’ora esatta, sull’incontro domenicale di Forza Italia a Firenze prima è arrivato il comunicato stampa della coordinatrice comunale Sara Pugliese - in foto con Anita Francesconi e l’assessore Lorenzo Lorè -, poi quello della capogruppo in Comune e responsabile regionale dei dipartimenti Lorenza Bondi, ritratta con l’europarlamentare Salvatore De Meo e con Paolo Salvini, consigliere proviciale e comunale a Poggibonsi.
Stesso argomento, stesso appuntamento, stesso partito: due comunicati e foto ben distinte. Tant’è, ma non pare un buon viatico per la campagna elettorale che incombe, oltre che per il clima interno del partito e per la relazioni con il resto del mondo.
Nel merito, Pugliese osserva che l’incontro "ha rappresentato una preziosa opportunità per discutere concretamente del futuro industriale e produttivo della nostra regione e del Paese. È stato un momento di confronto diretto e approfondito tra istituzioni, parlamentari, europarlamentari e rappresentanti del mondo imprenditoriale, che si sono incontrati per tracciare insieme la rotta da seguire in vista del prossimo congresso del Partito popolare europeo". Da sottolineare, aggiunge, "le testimonianze degli imprenditori, che hanno evidenziato con chiarezza le sfide che le nostre aziende devono affrontare quotidianamente sul mercato globale".
Per Bondi, "è stata non solo un’occasione per far stare insieme il popolo di Forza Italia della Toscana, ma anche la testimonianza di una classe dirigente con capacità di analisi e di visione futura. Centrali le riflessioni volte a tornare a credere nell’industria e nella necessità di dotarsi di un sistema industriale competitivo". Per Bondi, "la parola che ha fatto da mantra è stata ‘competitività’, caratteristica imprescindibile per creare uno sviluppo sano anche a livello locale. Così come centrale è stato il tema della difesa di imprenditori, industriali, artigiani, tutti spina dorsale dell’economia italiana".
Orlando Pacchiani