
Imprenditore ricattato dopo aver messo alcune foto su un sito per scambisti (foto d'archivio)
Siena, 6 febbraio 2015 - Sotto ricatto per aver messo foto particolari su un sito per scambisti dove si era iscritto. L’uomo, un piccolo imprenditore della provincia di Siena, ha trovato però il coraggio di denunciare il suo estorsore e lo ha fatto arrestare.
Una storia boccaccesca tutta da raccontare che parte dalla nostra provincia e si conclude alla periferia di Roma dove c’era stata la consegna del denaro: mille euro. L'uomo, nel corso di un accesso a vari siti internet si imbatte in uno dove viene pubblicizzato lo scambio di coppie. C’è la possibilità di partecipare al «gioco erotico» attraverso l’iscrizione. Come poi appureranno i carabinieri è necessario inserire anche le proprie foto come hanno già fatto altri che fanno parte di quel gruppo di scambisti. E’ a questo punto che entra in gioco un calabrese domiciliato a Roma. Il giovane che si era registrato sotto un falso nome sfruttando l’immagine della sua compagna con una serie di bugie induce l’imprenditore a mettere sul sito le sue foto che lo ritraggono nudo e in varie posizioni. In quel momento il libero professionista non immagina neppure lontanamente di essere caduto nella rete di un abile estorsore a cui non interessa minimamente partecipare ad uno scambio di coppia, bensì lui punta a fare quattrini senza durare tanta fatica.
Nel periodo che intercorre tra l’inserimento delle foto e la richiesta di denaro tra i due c’è uno scambio di telefonate dove il più giovane minaccia l’altro di raccontare tutto a sua moglie. L’imprenditore si preoccupa.
Al giovane calabrese si deve essere aperta una finestra sul mondo: un «pollo» da spennare. In men che non si dica pianifica l’estorsione. Fa presente all’altro che se non gli consegna subito mille euro racconta tutto a sua moglie. L'imprenditore non si perde d’animo e bussa alla porta della caserma dei carabinieri. A loro dice quanto sta accadendo e con loro pianifica la consegna del denaro. L’appuntamento è in un’area di servizio sulla Salaria ovest sotto Roma. Imprenditore e uomini dell’Arma partono e quando il giovane cosentino prende i soldi non fa neppure in tempo a goderseli perché ai suoi polsi scattano le manette. Ieri l’arresto è stato convalidato e il giovane ha detto al giudice di averlo fatto perché è senza lavoro. E’ stato rimesso in libertà con l’obbligo di dimora a Roma.