Frana dello Spuntone, nuovi rischi. La pioggia ha eroso la scarpata. Il Comune deve bloccare i cantieri

Approvata con urgenza dal Consiglio la modifica in corso d’opera al progetto originale per 300mila euro

Frana dello Spuntone, nuovi rischi. La pioggia ha eroso la scarpata. Il Comune deve bloccare i cantieri

Frana dello Spuntone, nuovi rischi. La pioggia ha eroso la scarpata. Il Comune deve bloccare i cantieri

Fermate tutto, bisogna cambiare strada. Le forti precipitazioni di questa primavera hanno mutato notevolmente lo scenario della frana dello Spuntone, sul Fosso delle Lellere alla periferia di Colle, che da mesi minaccia in modo sempre più serio alcune palazzine (il 28 dicembre scorso era stata emessa un’ordinanza sindacale per l’inagibilità di due fabbricati) e, adesso, anche la sicurezza dei lavoratori impegnati nel cantiere di riparazione. Il problema, rivelato dall’avvio dei lavori, è che la grande quantità di acqua portata dal fosso in conseguenza delle piogge ha eroso ulteriormente la scarpata in maniera significativa ed il dissesto ha generato rischi ulteriori e diversi da quelli originariamente presenti, costringendo l’amministrazione comunale a fermare i lavori già avviati ed a predisporre una corposa modifica in corso d’opera al progetto originale per la soluzione definitiva del problema.

Approvata dal Consiglio comunale convocato d’urgenza, la modifica aggiunge 300mila euro di spesa – più del doppio della somma stanziata precedentemente, che porta a mezzo milione la somma totale impegnata – per la messa in sicurezza del fronte di frana ed eliminare sia il pericolo di un ulteriore scivolamento a valle di una corposa parte di terreno, sia una condizione di assoluta insicurezza per gli operatori che si trovano ad eseguire i lavori. Nel dettaglio, la modifica al progetto prevede una parziale deviazione del Fosso delle Lellere, creando un ‘bypass’ per il corso d’acqua che consentirà di riprendere le operazioni di messa in sicurezza e concluderle: sarà ripristinato il tratto franato della scarpata cementata verso il fiume Elsa, che collegava lo sbocco del canale tombato di un altro fosso, quello della Doccina, e sarà regolato il deflusso delle acque che ha portato al peggioramento delle condizioni del versante.

Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di una nuova vasca di raccolta, dal momento che la precedente è scivolata a valle insieme al terreno franato. Una volta ripristinata e resa di nuovo sicura la scarpata, il ‘bypass’ sarà eliminato ed il Fosso delle Lellere riportato nel suo corso naturale.