Frana in via Livini, la storia infinita. Manca l’ok della Soprintendenza. Disagi e proteste a Borgo Novo

Il senso unico alternato da un semaforo e il passaggio dei tir rende caotica la situazione del traffico

Frana in via Livini, la storia infinita. Manca l’ok della Soprintendenza. Disagi e proteste a Borgo Novo

Frana in via Livini, la storia infinita. Manca l’ok della Soprintendenza. Disagi e proteste a Borgo Novo

La frana in via Livini crea disagi non solo per il traffico, ma anche per l’intero quartiere di Colle alta con particolare riferimento alla zona di Borgo Novo. Le file di auto che si formano al ‘temporaneo’ semaforo di via Livini, infatti, rendono molto difficile l’uscita da quella zona che a Colle viene generalmente chiamata ’le stradine’, ma anche da tutta l’area di Borgo Novo. Alcuni colligiani hanno interessato direttamente ’La Nazione’ circa la situazione della frana e la conseguente chiusura di una carreggiata con il senso alternato. A questo si aggiunge anche il frequente ingorgo di tir che scelgono, sbagliando, di passare dalla via Nova e non dalle Lellere, bloccandosi sotto la curva del ponte di San Francesco.

Un disagio notevole per gli abitanti che addirittura preferiscono utilizzare le strade interne e arrivare direttamente a Le Grazie, quindi, aumentando di gran lunga il tragitto, ma risparmiando in termini di tempo. L’aspetto più problematico è, però, che non si riesce a vedere la parola fine alla vicenda. Il sindaco Alessandro Donati, d’altro canto, lo aveva detto fin dall’inizio (ottobre 2022): il ripristino di via Livini non sarà né rapido né economico. Tutto iniziò quando le forti piogge del settembre 2022 innescarono lo scivolamento di un tratto della scarpata. Dall’amministrazione è stato ipotizzato che il ripristino costerà un milione e 100mila euro e per completarlo ci vorranno sei mesi. "Ciò che però preoccupa maggiormente sono i tempi – afferma una residente – ancora non abbiamo contezza di quando potranno iniziare i lavori e immaginiamo che anche per completarli passerà molto tempo". Il cantiere non inizia perché non c’è ancora, né si sa quando arriverà, il parere della Soprintendenza, mentre il progetto è stato definito dopo i lunghi studi tecnici preparatori e anche le risorse finanziarie sono state trovate.

La sistemazione della parte alta della circonvallazione Via Nova di Colle, così, a oggi rimane interessata da un principio di frana che impone una riduzione di carreggiata, transito a senso unico alternato con semafori e divieto ai mezzi pesanti da oltre un anno. Intanto si moltiplicano le proteste contro l’estrema lentezza delle procedure per il consolidamento della scarpata, che continua a condizionare pesantemente la viabilità cittadina.