DI LAURA VALDESI
Cronaca

Torrita, fulmine scatena l’incendio: «Un botto, poi il fumo. A fuoco 600 rotoballe»

Erica Bemoccoli racconta cosa è accaduto nella sua proprietà per colpa di una saetta. "Animali e strutture salve, un grazie ai pompieri".

Fulmine scatena l’incendio: "Un botto, poi il fumo. A fuoco 600 rotoballe"

Fondamentale l’intervento dei vigili del fuoco per domare il rogo (foto d’archivio)

Torrita di Siena, 29 agosto 2024 – "Mai accaduto prima. Una brutta esperienza. Se non fosse che aveva già iniziato a piovere direi che si è trattato di un fulmine a ciel sereno", spiega Erica Bemoccoli dell’Azienda agricola La Pievina a Torrita. Martedì pomeriggio quando il cielo è diventato scuro, in Valdichiana come nel resto della provincia, una saetta ha centrato una stiva di rotoballe di foraggio per gli animali, incendiandola. Rischiando così che il rogo si allargasse alle strutture e alle pecore allevate nell’azienda. Ieri mattina i pompieri del distaccamento di Montepulciano erano ancora sul posto per controllare che non ci fosse una ripresa dell’incendio. Le rotoballe sono particolarmente insidiose. Il caso di Torrita è stato quello più eclatante, quanto ai danni provocati dai fulmini. Che martedì hanno appiccato il fuoco nel Chianti e ad alcuni pali nei dintorni di Siena.

"Eravamo in casa, abitiamo vicino all’azienda. Stava già piovendo. Abbiamo sentito un grande botto, ci siamo spaventati da morire. Una fiammata. Poi il fumo – racconta Bemoccoli – che si alzava dall’azienda. Siamo saliti in macchina per andare subito a vedere. Ero con i miei figli. Il più grande ha cercato di allontanare le rotoballe ancora intatte per evitare che il fuoco potesse interessare la struttura coperta". Sotto il capanone ce n’erano oltre mille: sarebbe stato un bel problema. "Il più piccolo intanto ha portato in salvo le pecore che si trovavano abbastanza vicino al rogo, anche il fumo poteva dare loro noia. In un attimo è successo davvero il finimondo ma siamo riusciti a contenere l’incendio che ha interessato circa 600 rotoballe di foraggio", aggiunge l’imprenditrice. Che ringrazia i pompieri, "rimasti qui tutta la notte e ancora una squadra si trova in azienda (ieri, ndr). Non se ne andranno finché non giudicano che è stato spento completamente e non esiste più pericolo".

"Una brutta esperienza", ripete. E per fortuna il club ippico dell’azienda si trova distante rispetto al punto in cui il fulmine ha infiammato il fieno. "Siamo solo contenti che gli animali non abbiano subito conseguenze, come pure le strutture. Abbiamo perso il foraggio. Pazienza. Ci rimbocchiamo le maniche e andiamo avanti", conclude Erica Bemoccoli.

Basta scorrere la cronaca per rendersi conto di come episodi del genere siano sempre più frequenti in tutta Italia. Episodi che non c’è possibilità di prevenire.