REDAZIONE SIENA

Galleria chiusa, appello ad Anas e ministro Salvini

Chiusura della Galleria Le Chiavi sulla Cassia: proteste e richieste di chiarimenti da parte di attività e abitanti del sud Senese per i ritardi nei lavori di manutenzione.

Galleria chiusa, appello  ad Anas e ministro Salvini

Chiusura della Galleria Le Chiavi sulla Cassia: proteste e richieste di chiarimenti da parte di attività e abitanti del sud Senese per i ritardi nei lavori di manutenzione.

Un grido di dolore quello che si è levato dal sud Senese. Dall’Amiata e dalla Val d’Orcia in particolare dove la chiusura della Galleria Le Chiavi sulla Cassia, al chilometro 157+100, sta creabdo disagi enormi alle tante attività della zona. A partire da Stosa, polo produttivo di eccellenza, prima firmataria (oltre 290 sottoscrizioni) della lettera appello rivolta al ministro Matteo Salvini e all’Anas riferita "ai lavori di manutenzione programmata". Si ricorda che la galleria è stata chiusa il 28 novembre 2023 e, secondo le indicazioni, dovrebbe essere riaperta a breve. "Ma da quanto verificato non sembra possibile – si scrive – che ciò possa avvenire". Si fa riferimento al portale Anas "da cui risulterebbe completato meno del 15% dei lavori pur essendo segnalato il 6 aprile 2025 quale data di ultimazione prevista". La viabilità alternativa obbliga a passare su strade provinciali che attraversano gli abitati di Radicofani o di Abbadia San Salvatore. "Stimiamo che ogni passaggio – si legge ancora – di un mezzo pesante sulla viabilità alternativa di montagna sia rilevabile una maggiore spesa per circa 100 euro a viaggio che alla fine dell’anno grava per centinaia di migliaia di euro, senza contare i risvolti ambientali". Di qui gli oltre 800 firmatari – unitamente a Stosa numerose altre attività della zona – domandano "al Ministero competente, all’Ente proprietario della strada Anas spa una comunicazione ufficiale e reale sui tempi di riapertura della Cassia, invitando tutti gli altri enti in indirizzo ad agire nelle sedi istituzionali per verificare la corretta e tempestiva prosecuzione dei lavori e, in caso di accertato ritardo, di intervenire per accertare cause e responsabilità sul mancato rispetto del cronoprogramma ufficializzato".

La.Valde.