La partita della gestione di Estra, con la barra puntata sulla prospettiva Multiutility, vede all’orizzonte un nuovo scossone: lunedì 16 è in programma l’assemblea dei 48 Comuni (tutti i 35 senesi, più tredici aretini e grossetani), che potrebbero votare l’avvio dei patti parasociali con Alia. Un ribaltone clamoroso rispetto al passato, quando l’accordo Coingas-Alia, cioè Arezzo-Firenze, aveva di fatto relegato Siena in una posizione marginale. Ora invece Alia potrebbe cambiare alleato, stando almeno alla bozza del documento che sta circolando in queste ore tra le amministrazioni senesi chiamate al voto.
Tra i ventitré punti indicati nell’ipotesi di accordo, si indicano tra l’altro - per Intesa - la nomina di un presidente o vice presidente con deleghe operative, la presidenza del collegio sindacale, 500mila euro di corrispettivo fisso annuo più 500mila euro una tantum, la decisione congiunta dei pattisti Alia e Intesa su struttura societaria di Estra e nomine sulle partecipate. Ancora, la salvaguardia occupazionale delle sedi di Siena e Montepulciano, la direzione delle Energie rinnovabili su Siena, investimenti per 150 milioni di euro nel territorio di Intesa per la transizione ecologica, la partecipazione al piano di revisione della Multiutility Toscana.
Come questo si possa conciliare con il patto parasociale già esistente con Arezzo è arduo da capire, o meglio bisognerà verificare se l’accordo già esistente sia superabile oppure si aprirà una nuova stagione conflittuale in una partita che non conosce pace, vedi gli ultimi distinguo interni a Estra sulla gestione della cassa coordinata con Alia per non parlare degli scenari sulla Multiutility, che a gennaio dovrebbero rimodularsi sul nuovo Piano industriale post Borsa.
Impossibile non cogliere anche i risvolti politici, con una parte del centrosinistra e il centrodestra ora su posizioni divergenti, dopo la costruzione condivisa del percorso sulla Multiutility. Da Palazzo pubblico filtra una certa insofferenza per questa prospettiva, che equivarrebbe a un’accelerazione verso il conferimento delle azioni di Estra (fermo da mesi, dopo lo stop della Corte dei conti alla delibera pilota di Torrita di Siena), in assenza di un Piano industriale, di un assetto societario condiviso e di chiarezza nei rapporti tra Alia e Estra, si sostiene negli ambienti del Comune capoluogo.
Il centrodestra senese è stato praticamente da subito a sostegno dell’operazione Multiutility, incarnata per questa parte di Toscana dal presidente Francesco Macrì nell’opera di dialogo con il centrosinistra. Nelle ultime settimane il quadro è decisamente cambiato e ora si potrebbe andare a una votazione che cambierebbe i rapporti di forza nella compagine societaria: al netto di eventuali valutazioni giuridiche, il risultato che si profila è che Intesa possa prendere il posto di Coingas al fianco di Alia. Nell’ultima assemblea anche alcuni sindaci Pd avevano espresso perplessità sulla prospettiva Multiutility, così come si veniva delineando, ora sul piatto c’è una prospettiva completamente nuova. Anche se l’assemblea non si preannuncia semplice.