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Già del Menhir, aperitivo nell'Istrice con il barbero

Il sauro che ha vinto nel 2008 con Trecciolino è stato portato nel rione. Tante carezze dei bambini

Andrea Coghe con Già del Menhir in piazza del Mercato (Foto Di Pietro)

Andrea Coghe con Già del Menhir in piazza del Mercato (Foto Di Pietro)

Siena, 2 luglio 2020 - Quando è arrivato in piazza del Mercato, gli zoccoli che risuonavano sotto il Tartarugone, c’erano dei ragazzi dell’Istrice. Hanno chiesto ad Alberto Manenti, arrivato insieme ad Andrea Coghe, in arte Tempesta, se Già del Menhir poteva fare un saluto all’Istrice dopo essere stato a Canale3. Così poco prima delle 14 il barbero che ha corso tre Carriere vincendone due – Istrice e Tartuca nel 2009 con Gingillo – ha preso la via di Camollia. ‘Scendi c’è una sorpresa’, il tam tam nel rione mentre il sauro, che adesso ha 18 anni, faceva il tondino al pozzo. Così sono arrivati i ragazzi, i bambini, impazziti per questo cavallo che sembra finto tanto è bravo.

Una caratteristica che l’ha reso famoso e che ha conservato. Si sono fatti la foto di gruppo e lui la testa in mezzo come se volesse farsi spazio. Poi hanno riempito un pentolone di acqua e gli hanno dato da bere perché ieri faceva caldo davvero. Impossibile non stappare due bottiglie per alzare i calici e festeggiare il ritorno di Già che ha vinto l’ultima Carriera dell’Istrice con Trecciolino. Poi via in scuderia, da Andrea Coghe, dove sta come un pascià. Era stato Massimino, che nel 2008 lo allenava, a fare una battuta alla domanda se un premio per il barbero era entrare nella storia del Palio. "Anche, ma io direi anche un’altra cosa: vivere nella mia scuderia".

«E’ sempre lo stesso – racconta Tempesta –, bravissimo con i bambini e nel box. Teme le auto. Ora è un po’ che non viene montato ma è sempre lo stesso cavallo intelligente e buono".  

La.Valde.