REDAZIONE SIENA

Già nel 2016 sprofondavano

Sommario: Inchiesta sulla situazione critica del cimitero del Laterino a Siena, con tombe sprofondanti e lapidi spezzate, a otto anni dall'allarme del 2016.

"Lapidi spezzate, le tombe sprofondano. Così si cancella la memoria della città". Era il titolo dell’inchiesta in cui La Nazione evidenziava i grossi problemi che affliggevano il cimitero del Laterino, nel lontano novembre 2016. Ben otto anni fa. Molto tempo è passato da allora ma, evidentemente, ancora resta tanto da fare per rendere decorosa la condizione del cimitero comunale. Dando una svolta. "Almeno un paio di tombe degli anni duemila sono inclinate perché il terreno ha ceduto. Sta sprofondando. Di fronte c’è la struttura sormontata dalla scritta ’Istituto Pendola per i sordomuti’", si legge nella pagina del 2016. Senza contare poi il decalogo del degrado a fare da contorno. Persino cartelli dove qualcuno se la prendeva con i ladri che erano andati a toccare gli oggetti sulle tombe. Riconosceva "un decadimento oggettivo", l’allora assessore ai lavori pubblici Paolo Mazzini. "Ma con l’attuale personale del Comune di più non possiamo fare. Tre persone ad occuparsi di 19 cimiteri nel territorio, Laterino compreso". L’unica possibilità che paventava era "esternalizzare" il servizio. Purtroppo però i problemi sono rimasti. Pressoché gli stessi.

La.Valde.