di Laura Valdesi
SIENA
Donna di 102 anni morta a Montalcino, nell’inchiesta entrano in scena i carabinieri dei Ris, reparto investigazioni scientifiche di Roma. Sarà infatti nella capitale che il 13 giugno si svolgeranno accertamenti importanti per fare luce su una vicenda che ha ancora i contorni del ’giallo’.
Aurelia Bianchini, che avrebbe compiuto 102 anni di il 13 maggio, era stata trovata dalla badante in terra nella camera da letto dell’abitazione nel centro di Montalcino. Strani segni sul corpo e anche sangue sul pavimento. Erano arrivati i carabinieri e la pensionata era stata portata alle Scotte. Qui era morta, dopo qualche giorno. La figlia, da subito ascoltata a lungo dal pm Valentina Magnini in procura, è indagata per omicidio preterintenzionale.
Il pm aveva chiesto al gip Jacopo Rocchi l’incidente probatorio per valutare la condizione della figlia che è difesa dagli avvocati Alessandro Buonasera e Massimiliano Tozzi, ma il giudice ha rigettato la richiesta. Adesso ad entrare in scena sono invece i carabinieri del Ris di Roma che hanno svolto accertamenti sui casi di cronaca più complessi in Italia. Saranno eseguiti infatti una serie di accertamenti tecnici sugli indumenti che sono stati sequestrati dagli investigatori il 3 aprile scorso nell’abitazione dove l’anziana viveva con la figlia. Su di essi saranno svolti approfondimenti per cercare tracce biologiche ma anche impronte che aiutino, con forte probabilità, a fare chiarezza sulla morte della pensionata e su eventuali responsabilità. Non è da escludere che alle operazioni a Roma assistano, come di prassi, i legali dell’indagata. In questa fase della procedura il figlio della ultracentenaria è assistito dall’avvocato Emiliano Bianchi.
Tutto ciò in attesa dell’esito dell’autopsia, svolta il 22 aprile scorso, che stabilirà l’origine dei segni presenti sul corpo dell’anziana per comprendere se sono o meno stati provocati. La relazione dovrebbe arrivare prima dell’inizio delle ferie giudiziarie sul tavolo del pm Magnini.