Siena, 24 gennaio 2024 – Con Gigi Riva ricordo di averci avuto a che fare per qualche settimana - era il 1968 - alla compagnia atleti alla Cecchignola a Roma. Ero arrivato lì per il servizio militare, dopo aver fatto addestramento reclute ad Arezzo e un periodo a Bologna in una caserma dove il nonnismo imperava. Ero riuscito ad andare a Roma, grazie al fatto di essere insegnante di educazione fisica. Per un anno fui assegnato nell’ufficio fureria, dove il lavoro più impegnativo era la preparazione delle licenze per il consistente gruppo di calciatori che restavano in caserma dal martedì al venerdì, andando in licenza nelle rispettive squadre per le partite della domenica.
C’erano anche atleti di altri sport: ciclisti, lottatori, giocatori di baseball e il campione olimpico di tuffi Klaus Dibiasi. Tra i calciatori c’erano stelle come Gigi Riva che il servizio militare lo aveva iniziato proprio a Siena, nella caserma in Piazza d’armi a fine 1967 per l’addestramento regolamentare. E Dino Zoff e Antonio Juliano, che con Riva facevano parte della Nazionale vincitrice dei campionati europei del 1968. Ma anche altri giocatori già famosi o che lo sarebbero diventati: come Roberto Papadopulo, allora della Lazio e poi futuro allenatore del Siena, e Giorgio Chinaglia, la stella della Lazio poi campione d’Italia. Insieme a giocatori di serie B e C.
Zoff e Riva, ovviamente per i loro impegni nella Nazionale, si vedevano raramente. Ma alcuni giorni erano presenti in caserma. Ricordo che a Zoff preparai i documenti perché doveva sposarsi. Mentre con Riva ebbi un rapido scambio di battute, quando dopo un impegnativa mattinata per preparare le licenze me ne uscii mentre ero in cortile della caserma con una battuta: "Finalmente se ne sono andati questi rompi... di giocatori". Riva era lì vicino e chiese, con tono tutto sommato tranquillo: "A chi hai detto rompi...?". "A voi", fu la mia risposta. Ma non ci fu altro scambio di battute né polemiche. Non rividi più in caserma Rombo di Tuono alla compagnia atleti. La sua ascesa nell’Olimpo del calcio era ormai iniziata alla grande.
Augusto Mattioli