Gingillo torna in Piazza: "Chiarezza dai capitani. Mi sento al top, una macchina da guerra"

Il fantino, scontato il Palio di squalifica, entra nel ’cuore’ delle strategie "Con la rivale o meno non m’importa, chiedo solo di montare un cavallo da Palio. Dal 2018 Zio Frac è l’unico che mi è toccato".

Gingillo torna in Piazza: "Chiarezza dai capitani. Mi sento al top, una macchina da guerra"

Gingillo torna in Piazza: "Chiarezza dai capitani. Mi sento al top, una macchina da guerra"

di Laura Valdesi

SIENA

"Tante telefonate. In verità non sono mai mancate, diciamo che adesso si va più sul concreto", ammette Gingillo. Scontato il palio di squalifica – "ho guardato Provenzano in casa, una brutta sensazione non essere lì", dice –, adesso è nel ’cuore’ delle strategie. E il 16 agosto sarà a cavallo.

Il capitano della Chiocciola, appena la sua Contrada è stata tirata su, ha fatto anche il nome di Gingillo.

"E’ una possibilità, ce ne sono anche altre. Vediamo come si sviluppa il Palio".

Sulla carta si parla di Lupa, Valdimontone, Civetta, oltre alla Chiocciola.

"Si, vediamo che succede".

In che senso.

"Sin dall’inverno sapevo che quest’anno avrei corso un solo Palio. Per questo voglio valutare tutto, serve chiarezza da entrambe le parti. Non voglio lasciare niente al caso. Io sarò trasparente con chi lo sarà con me. Sennò ci potrebbe essere anche qualche cambiamento. Insomma, chi mi farà montare un cavallo da corsa mi troverà".

Dunque Gingillo non esclude qualche giubbetto a sorpresa.

"I rapporti si sa ormai quali sono, però se c’è qualcosa che non mi torna devo organizzarmi di conseguenza".

Ti sei tenuto insomma molto aperto.

"Nessuna preclusione".

Anche a Contrade dove non ti abbiamo mai visto?

"Chissà".

Valutazioni su Provenzano?

"Sulla corsa non mi pronuncio, credo però che qualcosa andrebbe rivisto nella mossa. Non capisco se ha tardato Ambrosione a sganciare oppure se c’è un problema nel canape che mi sembra più basso di altri anni, arrivando alle gambe. Se è una questione tecnica oppure umana. Ma qualcosa non funziona e bisognerebbe cercare di risolvere ciò che non va".

Gingillo è pronto a montare dove c’è la rivale?

"Senti, dopo la squalifica mi sono preparato bene psicologicamente e fisicamente. Mi sento una macchina da guerra, te lo assicuro. Rivale e non rivale punto a montare un cavallo buono. Poi nell’avversaria ci vada chi gli pare. Voglio solo giocarmela nella situazione dove posso dare il massimo".

Le nascite qualche volta nel Palio portano bene. E tuo figlio Dario verrà alla luce fra qualche giorno, il 16 luglio.

"Uno stimolo in più per vincere e dedicargli il Palio. Siamo molto felici, era il momento giusto. Una bellissima cosa".

Torniamo alle strategie: com’è andata l’estrazione di domenica?

"Abbastanza bene, come sempre poteva andare meglio o peggio. Si fa con le Contrade che ci sono".

Cavalli tuoi per il Palio?

"Solo Coronas che ha fatto le prove di notte a luglio. Penso che sia meglio aspettare il prossimo anno, promette bene".

Dunque alle dirigenze, riassumendo, cosa chiedi?

"Che mi venga data una possibilità perché dal 2018 ad ora ho montato solo Zio Frac ma quando c’era la ’Ferrari’ Violenta. Penso di meritarmi un’occasione importante".

Rimonteresti Zio Frac.

"Certo, è un cavallo da Palio".

Ci saranno altri fantini debuttanti per l’Assunta?

"Non è impossibile, c’è chi è più pronto e chi meno. Ci vuole tempo, alla fine Mattia Chiavassa ha debuttato raggiungendo una maturità diversa... spesso non ci vuole fretta per non bruciarsi"