PAOLO BARTALINI
Cronaca

Giornata delle lingue. Genitori di varie nazionalità in cattedra per un giorno

Alla scuola media “Leonardo da VInci“ di Poggibonsi l’iniziativa speciale. Lezioni e dialogo in classe. "Incontro con la diversità linguistica e culturale".

Giornata delle lingue. Genitori di varie nazionalità in cattedra per un giorno

Una lezione tenuta ieri mattina al ’Leonardo da Vinci’, con i genitori provenienti da altri Paesi in cattedra

Genitori di alunni di varie nazionalità in cattedra, per un pomeriggio, con l’intento di insegnare ai ragazzi locali la loro cultura. Per la Giornata delle Lingue, proclamata nel 2001 dal Consiglio d’Europa per il 26 settembre, la scuola secondaria di primo grado Leonardo Da Vinci di Poggibonsi (Istituto comprensivo 2) ha dato vita a laboratori di cinese, rumeno, albanese, ceco e bulgaro. Uno studio sulle parole di un’ampia tranche di Paesi rappresentati in un polo scolastico multiculturale, e da sempre molto attento alla didattica delle lingue straniere, come la sede di via Aldo Moro a Poggibonsi.

Un disegno, opera degli stessi ragazzi della Leonardo Da Vinci, indicava ieri pomeriggio all’ingresso la strada da seguire per eliminare le barriere culturali. Nel ruolo di docenti, appunto, i genitori delle differenti provenienze attivi nel fornire le basi della loro lingua madre agli alunni italiani, circa trenta i partecipanti, su un doppio turno di laboratori all’interno di tre aule della Leonardo Da Vinci.

"Un’occasione – si spiega dall’Istituto comprensivo 2 – per avvicinare e sensibilizzare la comunità educante alla diversità linguistica e culturale, in linea con lo spirito della Giornata delle Lingue". Referenti del progetto, che ha ricevuto l’assenso della dirigente scolastica Maresa Magini, tre insegnanti della Leonardo Da Vinci: Laura Farinaccio, Letizia Salvadori, Martina Tanfoni. "Inclusione e integrazione i pilastri di questa nostra iniziativa – afferma la professoressa Farinaccio – in una scuola che accoglie ragazzi anche da altri Paesi ancora, dalla Moldavia al Senegal. Fare comunità significa creare una rete fra tutte le componenti scolastiche, docenti, alunni e famiglie. I genitori hanno risposto con entusiasmo, prestandosi alle mansioni di docenti. Abbiamo anche una notevole rappresentanza estremo orientale. Un genitore di origine cinese ha preferito cedere il compito al figlio, Loris, divenuto così nella circostanza l’unico studente-insegnante: si è confrontato direttamente con i suoi coetanei".

A conclusione, la consegna dei premi ai ragazzi che nello scorso anno scolastico si sono distinti per aver conseguito le certificazioni linguistiche – inglese, francese, spagnolo – e per la partecipazione a uno stage a Dublino e a scambi internazionali in compagnia allievi transalpini e iberici.