REDAZIONE SIENA

Giubileo e ’Vico dell’Uscio’

La Porta Santa in San Pietro, la prima ad essere aperta da Papa Francesco il 24 dicembre scorso è opera...

La Porta Santa in San Pietro, la prima ad essere aperta da Papa Francesco il 24 dicembre scorso è opera...

La Porta Santa in San Pietro, la prima ad essere aperta da Papa Francesco il 24 dicembre scorso è opera...

La Porta Santa in San Pietro, la prima ad essere aperta da Papa Francesco il 24 dicembre scorso è opera dello scultore senese Ludovico Consorti. Ludovico, Vico per gli Amici, anzi ‘Vico dell’Uscio’. Deve questo soprannome al compianto Mario Celli, presidente del Guppo Stampa Autonomo Senese, per le cinque porte bronzee realizzate nel mondo dal grande scultore. La Porta Santa per il giubileo del 1950, aperta da Pio XII e ora da Papa Francesco; la porta laterale del Duomo di Siena, detta della Riconoscenza e inaugurata il 16 agosto 1946, commissionata dal Conte Guido Chigi Saracini per ringraziare la Madonna dellasalvezza di Siena. Pure le porte bronzee del Santuario di Oropa, della chiesa bresciana di Ludriano, della cattedrale di Caracas sono di Vico Consorti. Non si contano i suoi numerosi lavori in bronzo e marmo sparsi in America Latina e nel mondo; pensiamo a quelli più vicini di celebri musicisti nella Villa Chigi a Castelnuovo Berardenga, il busto di Sabin alla ex Sclavo, i ritratti marmorei dei Papi nel Portico dei Conuni D’Italia. Così un Presepio in bronzo , già esposto a Palazzo Sansedoni, fino alle fontanine dell’Istrice e, soprattutto, del Drago di cui fu Priore nel 1961 e poi Priore onorario. Vico Consorti, insignito del Mangia d’Oro 1954 e del grossetano Grifone d’Oro era – come il grande Mario Luzi - nato il 29 luglio 1902 a Semproniano - Municipio istituito ‘da una costola’ del Comune di Roccalbegna. Si spense a Siena in un piovoso 1° luglio 1979, nella penombra, perché tutti i riflettori erano puntati sul Palio. I funerali - ricorda Enrico Giannelli – si svolsero il giorno successivo sotto una pioggia torrenziale che fu causa di rinvio del Palio.

Pier Paolo Fiorenzani