MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Gli affari delle società di Deledda. Il nuovo ’signore’ di Pienza che ha comprato poderi e alberghi

Chi è l’imprenditore romano che ha rilevato per 2,5 milioni ’Il Chiostro’ dal Seminario e dalla Diocesi. Gestisce tanti call center di servizi, ha 8mila dipendenti e vorrebbe riempire la Valdorcia di hotel.

Gli affari delle società di Deledda. Il nuovo ’signore’ di Pienza che ha comprato poderi e alberghi

Tanti investimenti, molti progett sulla carta, pochi però quelli che, a Pienza e in Val d’Orcia, si sono concretizzati. Per questo si rincorrono le voci, sorgono interrogativi, si seminano dubbi sulle società che fanno capo a Michele Deledda, imprenditore romano che opera, principalmente, nel mondo dei call center. E che è diventato in poco tempo il signore di Pienza. Ottomila persone occupate nelle sue attività. Quando si parla di call center si pensa ai ’disturbatori’ telefonici. I centri gestiti da Deledda operano nei servizi utili, di pubblico interesse. Vengono gestiti servizi come le prenotazioni in grandi ospedali.

Michele Deledda ha cominciato la sua avventura imprenditoriale partendo dai negozi per la telefonia mobile. A Pienza e in Val d’Orcia, ha trovato gli stimoli per investire i suoi lauti guadagni. Uno, due, tre appartamenti, alcuni prestigiosi poderi, quindi l’Hotel Terme di Bagni San Filippo, per ultimo il Relais ’Il Chiostro’. Ma vediamo quali sono le principali sfide, gli interventi in atto. In Val d’Orcia ha già realizzato un B&B ristrutturando "Casa Andrei", storico podere proprio nel centro della valle. Sempre in Val d’Orcia una delle società dei Deledda ha acquistato il ’Podernovo’, presumibilmente destinato anch’esso a diventare un B&B.

Un intervento ancor più importante quello che ha portato a rilevare la proprietà di ’Castelluccio’. Un complesso agricolo notevole. Si è parlato di una ristrutturazione - quella immobiliare quasi ultimata - per trasformarlo in un hotel di alto livello. Progetto che è stato stoppato dai vincoli urbanistici e paesaggistici. Oggi sono in atto le procedure per la valorizzazione agricola dell’area, le strutture potranno essere destinate poi ad attività ricettiva.

Poi l’acquisto dell’Hotel Terme, dello stabilimento termale di Bagni San Filippo. Nel marzo di due anni fa venne presentato il progetto del recupero, ampliamento dell’Hotel Terme destinato a struttura di gran lusso. La prima pietra doveva essere posta entro la fine del 2022. Non è stato così, lo stabilimento termale è stato chiuso prima che venisse acquistato dalle società dei Deledda. Al cancello del parcheggio dello stabilimento venne apposto un cartello con su scritto: "chiuso per stagione invernale. Prossima apertura prevista Pasqua 2019". Sono passate altre 6 Pasque senza che riaprisse la struttura.

Non è finita perché anche nel podere "La Pieve" che sorge accanto alla storica Chiesa, sono in atto lavori per destinarlo ad attività ricettive. Tanti progetti, pochi realizzati. Abbiamo girato le domande sui perché di tanta lentezza all’avvocato Massimo Grotti, legale dei Deledda. Sull’argomento resta il più rigoroso riserbo. La lentezza degli interventi è sicuramente legata alle lunghissime procedure per ottenere le varie autorizzazioni quando si interviene in aree protette come l la Val d’Orcia e i paesi della zona. Il discorso de "Il Chiostro" ha, invece, tutt’altro dilemma. Qui è in atto una querelle tra la neo proprietà "Dee-hotels", la vecchia proprietà società "Il Chiostro" che faceva capo al Seminario e alla Diocesi, e i gestori dell’hotel. Questi ultimi, la società "Masca", hanno adito le vie legali per impugnare il rogito e avanzare domanda di risarcimenti danni. Che sarebbero ingenti.