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Gli angeli di San Pietro a Cedda "Una grande famiglia per tutti"

La referente della comunità "Attivo un posto di servizio civile, ecco il nostro grande lavoro"

È attiva a Poggibonsi la Casa famiglia San Pietro a Cedda, espressione della Comunità Papa Giovanni XXIII. Un ente che accoglie persone con fragilità – ora cinque, in attesa di una sesta – e le accompagna verso l’autonomia. La referente è Evelina Scalera, che si avvale di operatori che agiscono in modo disinteressato: "Volontari che offrono un contributo in piena libertà – spiega – e in varie forme, perché le incombenze non mancano. Chi porta vestiario e alimenti, chi dà una mano nei trasporti, chi regala legna per il riscaldamento. Dopo la pandemia si sente il bisogno di tornare a costruire relazioni ed è bello essere nel cuore di tanta gente, in un circolo virtuoso di buone intenzioni. Anche grazie a un’associazione come Anffas Alta Valdelsa, che ha dato vita a una vendita benefica di biscotti peri i nostri progetti". Da parte della Comunità, tra gli altri impegni, il bando per il servizio civile (previsto un posto a Cedda), la partecipazione alla Carovana della pace per gli aiuti alle popolazioni dell’Ucraina e un recente incontro in Vaticano con Papa Francesco. "Don Benzi, fondatore della Giovanni XXIII a livello nazionale, diceva che ‘le membra più deboli sono le più necessarie’. Nel nostro caso - conclude - pure chi ha limiti notevoli riesce a mettere i suoi i doni a disposizione degli altri".

Paolo Bartalini