Gli stipendi sono sotto la media nazionale

L’indagine della Cgia di Mestre. Viaggio al mercato, gli ambulanti: sempre minore capacità di spesa

Gli stipendi sono sotto la media nazionale

Uno dei tanti banchi al mercato settimanale di Siena, tra i più grandi della Toscana

Per la Cgia di Mestre, a Siena la media degli stipendi per i dipendenti (dato relativo al 2022) è inferiore a quello medio nazionale, sebbene si collochi in trentacinquesima posizione, con una retribuzione media lorda per i dipendenti di 22.270 euro (1.713 euro lordi al mese, tredicesima compresa). C’è chi è molto più indietro, ma è comunque il piccolo segnale di un cambio di pelle, legato negli ultimi anni a molti fattori che hanno indebolito e sicuramente modificato il tessuto socio-economico cittadino. La trasformazione rapida, in qualche caso impetuosa, verso un’offerta dedicata ai visitatori (esercizi commerciali, attività di ristorazione e ospitalità) è sotto gli occhi di tutti.

Così come l’aumento dell’incertezza per alcune fasce sociali. I numeri della situazione abitativa sono eloquenti: aumentano le richieste di contributi affitti, aumementano le richieste di alloggi popolari, questione su cui è aperto anche un fronte di dibattito politico per i numeri di abitazioni indisponibili perché bisognose di interventi di recupero.

Tra i segnali di difficoltà, si segnala anche la perdita di propensione all’acquisto, evidenziata in maniera netta dagli ambulanti presenti al mercato settimanale del mercoledì. "Ci sono tante persone ma spendono sempre meno", testimoniano commercianti che hanno banchi da decenni tra la Lizza e la Fortezza, chiamando in causa l’incremento degli acquisti on line, ma anche la minore possibilità di spendere delle persone e anche le difficoltà che all’inizio del decennio scorso hanno colpito e segnato la città.

Temi che è facile riscontrare anche nelle iniziative portate avanti dalle categorie per cercare di fronteggiare la concorrenza sleale di alcuni portali di acquisti on line, che spesso propongono prodotti fuori mercato rispetto alle realtà locali. Anche per questo, tornano periodicamente proposte e iniziative per tentare di tutelare il più possibile il commercio tradizionale e le botteghe storiche.

Oppure per incentivare gli acquisti, come nel caso dell’iniziativa ’Shop&stroll’, al primo anno di sperimentazione per tenere aperti i negozi in centro il giovedì sera unendo momenti di attrazione musicale. Si capirà, al momento dei bilanci, se l’amministrazione comunale intenderà promuovere e magari rimodulare la proposta anche il prossimo anno. Intanto, a proposito di mercato, è già partito il conto alla rovescia per quello storico nel Campo, all’inizio di dicembre, con la richiesta delle adesioni. Resteranno le casette di legno, più confortevoli per i commercianti, con buona pace della ricostruzione storica da cui era nata l’idea iniziale.

Orlando Pacchiani