PINO DI BLASIO
Cronaca

Governo, le partite di primavera. Tra Biotecnopolo, Mps e cultura

Oggi la premier Meloni a Firenze per l’accordo con la Toscana. Per Siena ci sono solo le briciole

Governo, le partite di primavera. Tra Biotecnopolo, Mps e cultura

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni arriverà oggi pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, accompagnata dal ministro per gli Affari Europei e il Pnrr, Raffaele Fitto. La premier firmerà l’accordo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 tra Governo e Regione Toscana, naturalmente assieme al governatore Eugenio Giani. La Toscana è la dodicesima Regione che firma il Patto di coesione con il Governo. Sul tavolo a Firenze ci sono interventi per un valore complessivo di 683 milioni di euro, tra infrastrutture stradali e per il trasporto, piano casa e residenze universitarie, progetti per la difesa del suolo.

Il pacchetto senese dell’accordo di coesione è esiguo. Comprende la ristruttrazione della residenza universitaria Tolomei a Siena, lavori per qualche istituto scolastico in provincia. "Chiederemo al Governo - annuncia il presidente Giani - grande attenzione anche sull’altro 40% delle risorse che non sono previste nell’accordo. Una concertazione che riguardi i tre lotti della Tirrenica a sud e la Cassia da Siena a Monteroni".

L’auspicio del Governatore potrebbe rimanere tale. Perché il protocollo della firma prevede tempi rapidi e interventi della premier e del presidente della Regione. Quindi le partite di primavera che Siena sta giocando con il Governo o saranno argomento "a margine", o saranno rimandate ad altre occasioni. Tutto dipenderà dal discorso che il presidente del Consiglio pronuncerà a Palazzo Strozzi Sacrati. Perché non c’è spazio per domande fuori accordo.

Eppure ci sono tre partite senesi che in queste settimane stanno diventando roventi. La prima è la questione Biotecnopolo. Il cerimoniale prevede che gli assessori regionali siano invitati alla firma, ma faranno solo da cornice. Simone Bezzini, assessore regionale alla Sanità, non nutre speranze. "Le novità evidenziate da La Nazione sul disegno di legge del ministro Urso - evidenzia Bezzini - che vorrebbe mettere mano a tutte le Fondazioni ministeriali, Biotecnopolo compreso, non fanno altro che suffragare ciò che penso da tempo. Il Governo non ha intenzione di andare avanti con il Centro nazionale antipandemie, che rappresenta il progetto più importante del Biotecnopolo, non solo perché è finanziato con 337 milioni di euro. Del piano antipandemico, presentato dal ministro della Sanità, Orazio Schillaci, alla Conferenza Stato-Regioni, si sono perse le tracce. Le Regioni erano d’accordo, chiedevano solo i fondi sufficienti per metterlo in pratica".

La seconda partita è quella che si gioca sul Monte dei Paschi. Ogni momento è buono, per il Ministero dell’Economia e Finanze, per vendere un’altra quota di capitale della Banca. L’unico dubbio è se aspettare l’incasso dei dividendi, i 25 centesimi per azione, che si tradurrebbero per il Governo in 123 milioni di euro in cedole. Oppure comprenderle nel prezzo che si chiederà agli acquirenti nel caso di vendita sul mercato del 10% o più del capitale rimasto. Da qui a giugno diversi nodi saranno sciolti dal Tesoro. E si potrà intuire la strada che il Governo Meloni intende percorrere per privatizzare il Monte.

Terza partita, quella più imminente: domani alle 11 il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano proclamerà la Capitale italiana della cultura per il 2026. Appuntamento alla sala Spadolini, al Ministero della Cultura, dove il 4 e il 5 marzo c’erano state le audizioni delle dieci candidate finaliste. L’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese si presenta con i dieci sindaci di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda. Il protocollo prevede che siano ammessi in sala tre delegati, guidati dalla presidente Agnese Carletti, ma tutti i primi cittadini hanno deciso di essere a Roma.

La Capitale italiana della cultura 2026 sarà annunciata dal Ministro su raccomandazione motivata della Giuria presieduta da Davide Maria Desario.