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Gran premio dei barbareschi. Zampata di Enrico Bruschelli. Zedde e Topalli, due successi

Giorgi, Ladu e Giubbilei: "Abbiamo dato un s egnale importante insieme ai nostri colleghi. L’ippodromo è un luogo speciale, però servono impegno ed energie positive per farlo brillare".

Gran premio dei barbareschi. Zampata di Enrico Bruschelli. Zedde e Topalli, due successi

di Laura Valdesi

SIENA

La corsa più attesa è il primo Gran premio dei barbareschi. Da brivido. Ne succedono di tutti i colori. Il canape, aggiustato nella breve pausa pranzo, non funziona bene. Vanno giù Michel Putzu ed Enrico Bruschelli. Il primo resta un attimo dolorante a bordo pista, arriva anche Tittia. L’altro si rialza. Poi rimontano entrambi. Quanto al canape si torna all’elastico e festa finita. Sarà così anche nelle corse seguenti. Spettacoloso Alberto Ricceri che monta al canape con pantaloni e guanti rossi, la sua giubba storica – "Un dono che fu fatto a molti fantini di Piazza dalla Giraffa, a me della scuderia di un grande cavallo anni ’90", dice – e, racconterà dopo, il cap che gli ha regalato il figlio Andrea. A cui tiene moltissimo. Tutti gli ingredienti per una corsa speciale. Bella e combattutissima fino all’arrivo davanti alle tribune dove la spunta Bruschelli su Zodiaca. "Una cavalla di grande cuore, l’ha dimostrato vincendo dopo la caduta. Che effetto fa vincere il Gran premio dei barbareschi? Speriamo che porti fortuna – dice il fantino –; ora li ho accontentati tutti e 17. Speriamo di accontentarne uno quando conta". Dopo la foto di gruppo i barbareschi prenotano il bis la prossima stagione. "Una bellissima iniziativa – dice Leonardo Giorgi –, potrebbe essere d’esempio alla città. Siena e il Palio ne hanno bisogno". "Siamo un bellissimo gruppo – osserva Alessio Ladu –, per me Pian delle Fornaci ha un significato speciale, qui ci sono stato fin da quando ero bambino". Aggiunge Giorgi: "Un posto importante, speriamo di farlo brillare. Ci vogliono tempo ed energie positive". E Bruno Giubbilei cesella il concetto: "Oltre che gente che ha voglia di investire".

Gran Premio a parte, è stata una bellissima giornata di corse. Dove ha rotto il ghiaccio Giuseppe Zedde vincendo su Deugherede, buon secondo Francesco Caria su Entu debardu, agguanta la terza posizione Alessandro Cersosimo su Deovolente di Stefano Vanni. Impressiona poi Diamante grigio, il mezzosangue con cui Carlo Sanna conquista il successo nella seconda corsa. Una battaglia con il giovane emergente seguito dal Valdimontone Salvatore Nieddu, secondo su Caronte Bello. Terza la cavallina Estrosa, montata da Ricceri. Primo successo della giornata per Adrian Topalli che beffa sull’arrivo con Sultano da Clodia Silvano Mulas che sembrava avere la vittoria già in tasca ed è secondo con Dididomodossola. Bene anche Brivido Baio montato da Andrea Coghe. La scuderia Zedde però non scherza. E Giuseppe fa il bis su Andromeda, secondo Valter Pusceddu, quindi Carlo Sanna. Giusto il tempo di un caffè e di un hot dog e si riprende per recuperare il tempo perso per via del canape. Grande pedalata quella di Dovizia che regala il successo a Giosuè Carboni. Conferma le qualità Banzay, secondo con Mattia Chiavassa così come Zia Zelinda spinta da Alessio Migheli. Lottatissima ed interessante la settima batteria che vede alternarsi vari fantini nelle prime posizioni finché nel finale mette il turbo Topalli su Debardu, cavallo che ha già fatto bene all’ippodromo. Secondo è Puddu, stupisce la galoppata di Chiosa vince montato bene da Federico Fabbri. Scuderia Zedde ancora sugli scudi perché Zio Fester viaggia come un missile e incorona Paolo Mereu nell’ottava corsa. "Ho avuto un buon esempio", dice il fantino che è da Gingillo. Momento d’oro per Bruschelli, secondo con Milady, altro bronzo per Fabbri con Corinne Clar. Cala il sipario con la zampata di Nicolò Farnetani su Angelorosso che la spunta su Stefano Piras in groppa a Zeniossu.