
Pierre-Laurent Aimard
I grandi capolavori di Beethoven, Ravel e Berg, fino al genio di Boulez, in un concerto straordinario di cui sarà protagonista Pierre-Laurent Aimard. Il celebre pianista francese si esibirà domani alle 21 al Teatro dei Rozzi per il nuovo appuntamento della stagione Micat in Vertice dell’Accademia Chigiana. "Uno dei più acclamati pianisti del nostro tempo – affermano dall’istituzione musicale – torna a Siena dopo molti anni di assenza. Artista di fama mondiale, Aimard porterà il pubblico in un viaggio musicale che spazia dal genio di Beethoven alle atmosfere di Ravel, passando per le avanguardie del Novecento con i capolavori di Alban Berg e Pierre Boulez". Aimard è stato definito dal Wall Street Journal "un musicista brillante e un visionario straordinario", ed è riconosciuto a livello internazionale come una delle figure più autorevoli nel panorama musicale contemporaneo. La sua prima apparizione a Siena risale al 1980, in occasione della prima volta all’Accademia Chigiana di Pierre Boulez, giunto per tenere un seminario con Luciano Berio e il fisico Giuseppe di Giugno. "Pierre-Laurent Aimard – sottolinea il direttore artistico della Chigiana, Nicola Sani – è un artista che unisce tecnica impeccabile a una profonda sensibilità interpretativa, capace di trasportare il pubblico in un viaggio attraverso le epoche e le emozioni. Questo concerto promette di essere un’esperienza indimenticabile per gli appassionati di musica classica e contemporanea".
Sarà il maestro Sani a curare, alle 20.30, un’introduzione al concerto, per accompagnare il pubblico a un ascolto più consapevole del programma proposto in questa occasione. Nel frattempo, prosegue stasera (giovedì 20) alle 21, come ogni giovedì di marzo, la rassegna ‘Tradire: le radici della musica’, curata da Stefano Jacoviello. Nel Salone dei Concerti di Palazzo Chigi Saracini il tema di oggi sarà il Medioevo, con la musica dell’Ensemble Micrologus e dei suoi tre fondatori Patrizia Bovi (voce, percussioni), Gabriele Russo (viella, ribeca) e Goffredo Degli Esposti (flauti, zufolo e tamburo, cornamusa, sordellina). Una conversazione tra filologia e interpretazione contemporanea, con gli strumenti in mano sempre pronti a riportare al suono poesie di trovatori, antiche canzoni e danze cortesi, per ricordare anche i quarant’anni di musica dell’Ensemble.
Riccardo Bruni