Grazzini in Estra e gli utili volano a 28 milioni

Via alla cooptazione in attesa del verdetto del Tar. Cresce anche il fatturato, intanto il gruppo colloca con successo un bond da 80 milioni

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Un bilancio 2021 con utili pari a 28 milioni di euro e un fatturato in crescita. È quello approvato ieri dal cda di Estra. Un utile considerevole conseguito dalla partecipata nell’esercizio certamente complesso del 2021. Rimane ancora aperto il capitolo sulla quantità di dividendi che arriveranno ai soci tra cui Coingas che detiene il 25% delle quote. C’è ancora tempo però affinché i soldi arrivino direttamente nelle tasche dei Comuni ci vorrà l’approvazione del bilancio del 2023. Insomma, in sostanza è come se la distribuzione fosse differita di un anno. Il cda ha anche cooptato Giovanni Grazzini, votato a maggioranza dall’assemblea di Coingas il 10 marzo per riempire il posto rimasto vuoto nel cda di Estra dopo che a novembre Anac aveva dichiarato inconferibile l’incarico di Francesco Macrì. Grazzini è ora ufficialmente nel board di una delle più importanti società italiane di distribuzione del gas. La sua permanenza o uscita di scena dipenderà dalla decisione del Tar del Lazio che, a giugno, valuterà il ricorso presentato da Macrì. La cooptazione e il bilancio passeranno poi al voto dell’assemblea dei soci che si terrà a maggio.

Intanto due giorni fa Estra ha concluso il collocamento di un prestito obbligazionario di importo pari a 80 milioni di euro. Il titolo, che avrà una durata di cinque anni, riconosce una cedola annuale del 3,05% e sarà rimborsato alla pari in un’unica soluzione alla data di scadenza. Lo strumento, collocato esclusivamente presso primari investitori istituzionali, è stato ammesso a quotazione sul mercato regolamentato gestito da Euronext Dublin. "L’emissione – spiega Estra in una nota – è finalizzata al parziale rifinanziamento del debito esistente nonché al sostegno del piano di investimenti del Gruppo, nel solco della strategia di diversificazione ed allungamento delle fonti di finanziamento già avviata con successo dalla società con la propria prima emissione obbligazionaria internazionale risalente al 2015.

"Nonostante l’attuale contesto di complessità dei mercati energetici e finanziari, acuito dal conflitto tra Russia e Ucraina – dichiara Alessandro Piazzi, amministratore delegato di Estra – il nostro gruppo ha concluso con successo la quarta emissione obbligazionaria della sua storia. La scelta di effettuare questa operazione ha una valenza che riteniamo vada oltre il puro tema finanziario, in quanto è una conferma per i nostri stakeholder dell’apprezzamento che il sistema finanziario sta manifestando rispetto al processo di costante miglioramento delle performance gestionali e finanziarie del gruppo".