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Gsk, centomila euro a chi sceglie di andar via

Assemblea lavoratori Gsk a Siena: piano investimenti e uscite volontarie contestate. Sindacati chiedono tavolo con Regione e Confindustria.

Gsk, centomila euro a chi sceglie di andar via

Assemblea lavoratori Gsk a Siena: piano investimenti e uscite volontarie contestate. Sindacati chiedono tavolo con Regione e Confindustria.

Assemblea dei lavoratori ieri negli stabilimenti Gsk. All’ordine del giorno, il piano d’investimenti da 260 milioni di euro a Rosia entro il 2026 e, soprattutto, il piano volontario e incentivato di uscite con consistenti pacchetti economici per un totale di 270 unità. Federico Romagnoli, Rsu Filctem Cgil, non usa mezzi termini: "In realtà si tratta di un piano di esuberi mascherati come uscite volontarie. Parlare di 270 persone da liquidare equivale a chiudere un’azienda grande quasi quanto Beko". E ancora: "La partecipazione all’assemblea ha avuto un alto riscontro – ha ribadito –. Come Filctem Cgil abbiamo ripetuto che la proposta di Gsk rappresenta un’ulteriore perdita di posti di lavoro sul territorio. E’ quindi necessario indire lo stato di agitazione in attesa di un tavolo con Regione e Confindustria".

Walter Bardelloni, Uiltec, è meno categorico: "L’azienda è disposta a mettere sul tavolo una media di 100mila euro a persona di buonuscita in base all’anzianità anagrafica e di servizio. Noi puntiamo a ottenere un turnover attraverso la stabilizzazione degli interinali o il passaggio dallo Staff Leasing a Gsk. Insomma, chiediamo assunzioni e di migliorare i servizi, non un tavolo di crisi".

Gian Luca Fe’, segretario Femca Cisl, non ha dubbi: "C’è preoccupazione perché Gsk è un punto di riferimento per il territorio, ma siamo anche consapevoli che dall’operazione non uscirà un’azienda ridimensionata. Tante persone stanno già interessandosi alla possibilità di uscita volontaria, considerandola un’opportunità. Sbagliato parlare di esuberi".

Cristina Belvedere