Oltre 170 chiamate, 172 per la precisione, con un tempo di attesa inferiore ai 60 secondi nella fascia oraria dalle 22 alle 8 e con un picco massimo di attesa intorno ai 4 minuti nella fascia oraria dalle 20 alle 22, quando si sono concentrate il maggior numero di telefonate, ben 110. Questa in cifre la prima giornata del nuovo numero per le cure non urgenti 116117 attivato da una settimana - da lunedì scorso - nell’Asl Sud Est.
Nella Toscana Sud sono state 130 le chiamate inoltrate al medico di continuità assistenziale e 42 quelle gestite direttamente dal personale della Centrale del numero europeo armonizzato (NEA) con sede a Firenze. "È innegabilmente una buona partenza per il numero unico della Guardia medica - sottolinea il direttore generale Antonio D’Urso –. Il nuovo servizio contribuirà a migliorare le risposte alle esigenze di salute della cittadinanza". "La data di avvio era un appuntamento delicato ed è stato superato positivamente – aggiunge Barbara Rocchi, direttrice Medicina di Comunità area senese e responsabile aziendale del progetto 116117 -. I dati confermano l’efficacia del modello organizzativo in termini di capacità di filtro e tempestività di presa in carico".
Come funziona il 116117? I cittadini possono chiamarlo per contattare il servizio di continuità assistenziale che sostituisce il medico di famiglia nei giorni feriali dalle 20 alle 8 del giorno successivo, nel fine settimana dalle 8 del sabato alle 8 del lunedì e nei giorni di festività infrasettimanali dalle 10 del giorno prefestivo alle 8 del mattino del primo giorno feriale. Il numero è uguale per tutta la Toscana, è accessibile a chiunque grazie alla traduzione multilingua (in venti lingue) e rappresenta un’innovativa presa in carico dell’utenza. Per le emergenze rimane invece il 112.
Il nuovo numero unico era stato tenuto a battesimo a settembre nelle province di Firenze, Pistoia e Prato; seconda tappa nella Toscana Sud e il 18 novembre entrerà in funzione anche nelle province di Livorno, Lucca, Pisa, Massa-Carrara.
A rispondere, da ovunque si chiami (fisso o cellulare), saranno gli operatori ed i medici della centrale unica regionale di Firenze: duecento linee attive in contemporanea, ottanta tecnici (ventisei per turno) in contatto telefonico con i mille medici di continuità assistenziale disseminati sul territorio e pronti a dispensare indicazioni a voce o intervenire sul posto, traduttori in venti lingue diverse pronti a intervenire e fare da ponte, in inglese, spagnolo, tedesco e francese, ma anche in polacco, portoghese, rumeno, serbo e croato, albanese, cinese, arabo, bengalese, cingalese, hindi, punjabi, russo, ucraino, tigrino e urdu. Un servizio dunque che viene incontro alle comunità straniere residenti in Toscana e ai turisti che la visitano.