In scena la guerra tra due narcisisti. Sarà uno spettacolo spiazzante ma anche molto intrigante, attraversato da una certa ironia, con generosi colpi di scena e un finale che potrebbe lasciare l’amaro in bocca. Ecco alcuni degli ingredienti de "Gli Insospettabili", stasera alle 21 al Teatro Politeama. Scritto dall’autore inglese Anthony Shaffer, per l’adattamento di Fabrizio Coniglio e Massimo Dapporto, con Claudio (Greg) Gregori e Fabio Troiano. Regia di Fabrizio Coniglio. Produzione Teatro e Società. Dal testo teatrale nel 1972 fu tratta anche un’opera cinematografica che mette al centro della vicenda il gioco, e la sfida, tra due uomini che hanno in comune l’apparente amore per la stessa donna. "Ho utilizzato l’aggettivo apparente - spiega il regista Coniglio - proprio per sottolineare l’aspetto attuale di questa pièce: la guerra tra narcisisti".
Gentile Claudio (Greg) Gregori (che parla a anche a nome di Fabio Troiano), cosa troveremo sul palcoscenico?
"Chi non conosce il testo penserà di trovarsi nella tipica commedia inglese con quell’umorismo britannico pieno di frecciatine, ma ad un certo punto c’è un cambio di registro e si troverà in un thriller drammatico, nella lotta al massacro di questi due protagonisti, e lo spettatore, per un’ora e venti minuti si troverà a non capire cosa succede".
L’amore per noi stessi è più forte di quello della donna?
"Si, lo può essere e in realtà è anche un sentimento sano che, come tutte le cose, va gestito, e se ci prendiamo cura di noi stessi sia di mente, spirito e corpo, si è più predisposti poi ad essere accondiscendenti con gli atri, a capirli".
Come è stato confrontarsi con questo testo di Shaffer e la regia di Fabrizio Coniglio?
"In questo posso davvero risponde per me e Fabio. Conoscevo bene i due film. Lavorarci è stato davvero divertente perché è un gioco continuo che ti permette di cambiare registro e Fabrizio Coniglio è un regista meticoloso e ho imparato tanto da lui, un vero Maestro".
Fabrizio Calabrese