FEDERICA DAMIANI
Cronaca

Il grande risiko degli hotel di lusso, la Suvera passa al gruppo Pellicano

Un affare da 18 milioni di euro per 36 camere. In provincia di Siena 20 alberghi a 5 stelle per mille camere

Il relais La Suvera a Pievescola, acquistato dal gruppo Pellicano Hotels

Il relais La Suvera a Pievescola, acquistato dal gruppo Pellicano Hotels

Siena, 11 maggio 2024 – Il post Covid ha sicuramente determinato un grande cambiamento nel mondo dell’ospitalità. I clienti sono sempre più alla ricerca di hotel di piccole dimensioni, immersi nel verde e con una maggiore attenzione al food di qualità. Il tema della sostenibilità poi, indirizza ancora i turisti ad abbandonare le grandi città per scoprire destinazioni minori e andare alla ricerca del cosiddetto ‘turismo lento’. Siena e la provincia, già da tempo, hanno visto nascere strutture ricettive che, in quest’ottica, si sono imposte ai primi posti delle classifiche mondiali.

L’ultima novità, in termini di acquisizione è il Relais La Suvera a Pievescola, nel comune di Casole d’Elsa, una struttura ricca di storia e fascino le cui origini risalgono all’alto Medioevo. Il gruppo Pellicano Hotels, di Porto Ercole, che ha creato una partnership con la company londinese Aermont Capital sembra aver acquisito l’hotel 5 stelle con 36 camere per un valore di 18 milioni di euro, pari a 500mila euro a camera. Si prevede l’apertura con la nuova gestione nel 2026.

Stando al Luxury Hotels Database di Thrends, autorevole compendio delle mappe dell’ospitalità, gli alberghi a 5 stelle in provincia sono oggi 20, per un totale di circa mille camere. In un futuro prossimo sono già in calendario altre tre inaugurazioni: il Como Castello di Modanella, da 39 camere, a Rapolano Terme; Palazzo Sozzini Malavolti, in via Pantaneto a Siena, quaranta camere e suites, con l’inizio dei lavoro previsto a giorni; infine il Lefay Resort Spa Montalcino, da oltre 130 camere. La Suvera va ad accrescere il portafoglio del gruppo Pellicano Hotels che già vede la gestione dell’hotel Il Pellicano di Porto Ercole, de La Posta Vecchia (la villa appartenuta alla famiglia Getty) a Palo Laziale e dell’Hotel Mezzatorre a Ischia.

La CEO della Pellicano Hotels, MarieLouise Sciò, ha dichiarato di avere come obiettivo quello di arrivare ad un portfolio di 8-10 hotel nei prossimi cinque, sei anni. C’è grande attesa anche di conoscere il piano strategico di Spineto, proprietà nel comune di Sarteano, acquisita qualche anno fa dal Fondo Arsenale a cui fa capo Paolo Barletta, attualmente impegnato nel lancio del treno ‘Dolce vita’. Diventata famosa perché ospitò il ’conclave’ ministeriale, voluto da Enrico Letta quando era presidente del consiglio.

Qualche giorno fa sono uscite le classifiche italiane della guida Michelin, nota per le famose stelle ai ristoranti, che da quest’anno ha deciso di attribuire anche le chiavi agli hotel, esattamente con la stessa metodologia. Sono 146 le strutture italiane ’premiate’ con una, due o tre chiavi. Tante novità, qualche conferma e un rimescolamento di carte che ha lasciato molti addetti ai lavori perplessi sulla scelta dei criteri.

In provincia di Siena ben dieci hotel sono stati premiati. Si aggiudicano una stella Borgo Santo Pietro a Chiusdino, Castello Banfi Wine Resort e Villa le Prata- esidenza del Vescovo a Montalcino, Precise Tale Poggio alla Sala a Montepulciano, Siena House, Lupaia e Follonico Suite nel comune di Torrita.

Due chiavi per Borgo San Felice a Castelnuovo Berardenga, Castello di Casole a Casole d’Elsa. Tre chiavi vanno invece a Castiglion del Bosco a Montalcino del gruppo Rosewood, già premiato come ‘miglior hotel al mondo’ dalla classifica dei lettori di Travel and Leisure nel 2022. Un resort di superlusso che tra i suoi ospiti più famosi, ha ospitato nel campo da golf, l’ex presidente degli Stati Uniti d’ America Barak Obama.