PAOLA TOMASSONI
Cronaca

I 5 Stelle tendono la mano al Pd: "Serve un lavoro comune . Insieme per costruire l’alternativa"

"Convocare un confronto aperto per la definizione collegiale dei temi e delle politiche alla base di una visione condivisa di città".

Alessandro Fanetti, coordinatore comunale del Movimento 5 Stelle di Siena, con il parlamentare Ettore Licheri

Alessandro Fanetti, coordinatore comunale del Movimento 5 Stelle di Siena, con il parlamentare Ettore Licheri

Il Movimento 5 Stelle Siena rivolge a tutte le forze politiche, alle organizzazioni della società civile e ai cittadini una proposta di studio e di lavoro comune di tutte le opposizioni al governo di destra e "chiede la convocazione di un confronto per la definizione – in vista del 2028 - dei temi e politiche fondamentali per una visione condivisa di città e per la ricerca di comportamenti di buongoverno democratico e partecipato".

Parte dunque da Siena la riconciliazione proposta dal M5S al Pd: "Siena non può permettersi di ripetere gli errori drammatici del 2023 – si legge nella nota dei 5 Stelle – quando il Pd, all’ultimo momento, su spinta di chi decideva dietro le quinte ("il capo indiscusso del Pd di allora, dimessosi dalla carica di sindaco), poté bloccare il processo democratico di partecipazione civile non solo con la presentazione di una propria candidata di antica pratica partitica, ma anche con una campagna elettorale rivolta a delegittimare il Polo Civico Senese che era riuscito a mettere insieme forze civiche non subalterne, regalando in tal modo alla destra una seconda, insperata vittoria. Il Pd, a nostro avviso, può oggi riconquistare piena credibilità e tornare co- protagonista del futuro se compie l’ultimo passo della sua autocritica e supera l’antica pratica e la tentazione ricorrente di fare tutto da solo cercando di assorbire gli scontenti invece di riconoscere pari dignità alle diffuse istanze progressiste, organizzate e individuali, per costruire un’alternativa di nuovo attendibile e praticabile".

"Sarebbe ora – si conclude – che la nuova dirigenza cittadina del Pd, pure affermatasi con qualche ritardo, si ponesse l’urgente obiettivo di togliere alla destra il pretesto delle responsabilità piddine usato come arma per presentarsi come ipotetico rinnovamento per praticare poi le peggiori politiche di stagnazione, di clientelismo. Inutile sottolineare l’urgenza di avviare questo processo di revisione dei comportamenti ante 2018".