FEDERICA DAMIANI
Cronaca

I bronzi di San Casciano accanto a quelli di Riace. Due scoperte eccezionali

Inaugurata la mostra a Reggio Calabria con il sindaco Carletti e il vice Brunetti. Il direttore Osanna: "I più importanti ritrovamenti archeologici in due secoli".

I bronzi di San Casciano accanto a quelli di Riace. Due scoperte eccezionali

I due sindaci di San Casciano e Reggio e i curatori della mostra tra i Bronzi di Riace

Inaugurata al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria la mostra ’Gli dèi ritornano. I bronzi di San Casciano’, a cura di Massimo Osanna e Jacopo Tabolli, dedicata ai celebri ritrovamenti nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni. Terza tappa dopo la mostra al Quirinale e al museo archeologico di Napoli. Ad aprire e chiudere la giornata inaugurale, dopo i saluti del vicesindaci di Reggio, Paolo Brunetti, e di San Casciano, Agnese Carletti, il direttore generale dei musei italiani, Massimo Osanna.

"La mostra dedicata ai Bronzi di San Casciano offre ai visitatori l’opportunità di ammirare manufatti e opere di grande interesse - ha ricordato Osanna - ma anche di apprezzare i risultati di una ricerca archeologica ancora in corso. Le statue in bronzo sono state rinvenute e scavate nel loro contesto originario e questo permette di studiare e ricostruire le storie delle persone che frequentarono l’antico santuario, che dal III secolo a.C. al V secolo d.C. fece dell’acqua termale il suo fulcro. Le offerte museali vanno aggiornate costantemente attraverso mostre che possano essere lette come contaminazioni. La scoperta di San Casciano è una delle più importanti al mondo per il suo stato di conservazione e per la storia che i bronzi raccontano, Con quelli di Riace sono le scoperte archeologiche cruciali degli ultimi due secoli in Italia".

Mentre tante città, da Torino a Venezia, progettano mostre ’contaminate’ con i bronzi del Bagno Grande e i loro tesori, Osanna ha prospettato l’idea di una esposizione all’estero. Annunciando nel contempo che sta accelerando sui lavori di progettazione del museo a San Casciano dei Bagni.

"È con orgoglio che il progetto partito dalla piccola comunità di San Casciano dei Bagni, dopo essere stato accolto al Palazzo del Quirinale e al Museo archeologico nazionale di Napoli, arriva a Reggio Calabria per dare forma a quel parallelismo che istintivamente ognuno di noi ha fatto quando ha sentito parlare di ’bronzi’ - ha dichiarato la sindaca Agnese Carletti - . In realtà si tratta di due mondi e contesti completamente diversi che potranno però valorizzarsi a vicenda in questo viaggio".

"La mostra si lega anche alla prosecuzione dello scavo al Bagno Grande – ha commentato Jacopo Tabolli -. Nelle scorse settimane oltre sessanta studentesse e studenti da università di tutto il mondo hanno lavorato nel santuario etrusco e romano gettando nuova luce sulla fase più antica e portando alla luce nuovi dati sui riti e sui culti che avevano luogo attorno e dentro la sorgente termale. Emerge sempre più chiaramente l’importanza della medicina antica pregata e praticata nel luogo di culto. Un’occasione di formazione straordinaria per giovani archeologi".