La Nona di Beethoven, un capolavoro. E non poteva che essere un capolavoro quello celebrato venerdì sera alla prima della stagione ’Micat in Vertice’ (sostenuta dalla Fondazione Accademia Musicale Chigiana, presieduta da Carlo Rossi) al Teatro dei Rinnovati gremito di pubblico. Perché la bacchetta del giovanissimo Enrico Saverio Pagano è stata magistrale, decisa e potente, ma anche dolce e vibrante. Come magistrale è stata l’esecuzione dell’Orchestra Canova composta da giovani professionisti di età media sotto i 30 anni. Come magistrale sono state le esecuzioni soliste del soprano lirico Elisa Balbo, del mezzosoprano Benedetta Mazzetto, del tenore Paolo Mascari studente dell’Accademia Chigiana, e del basso Giacomo Nanni. Quattro giovani che hanno incantato per tecnica ed espressività. Come magistrale è stato il Coro della Cattedrale di Siena ’Guido Chigi Saracini’ che in cerchio nella platea ha reso sublime il quarto movimento della Nona, simbolo universale di libertà. Dotta poi l’introduzione del direttore artistico Nicola Sani. Ha colpito molto vedere tanti ragazzi e ragazze sul palco e nel grande coro, perchè la musica classica non è solo "roba da grandi". Anzi, c’è un cuore giovane che batte dietro allo studio di uno strumento o al perfezionamento di quel canto che è l’espressione più alta della voce umana. Apprezzamento confermato dal lungo applauso che ha trattenuto sul palco del Rinnovati i protagonisti della Nona di Beethoven. Il prossimo appuntamento venerdì 29 Novembre alle 21 al Teatro dei Rozzi con i quintetti di Mozart affidati al Gringolts Quartet e alla viola di Lily Francis.
Michela Berti